Mondiali 2022, Qatar-Ecuador: due ct esordienti e tre osservati speciali

Alle ore 17 è previsto il fischo d’inizio di Qatar-Ecuador, prima gara dei Mondiali 2022, arbitrata da Orsato

Su il sipario. Qatar-Ecuador mette la palla al centro alle 17 di oggi e sarà l’arbitro italiano Daniele Orsato a dare il fischio d’inizio del Mondiale più costoso e più discusso di sempre, incastrato dentro una stagione agonistica che ha stravolto tutti i campionati e probabilmente inciderà anche sugli esiti finali dei singoli tornei nella prossima primavera. Ma soprattutto nell’occhio del ciclone per le morti pagate in termini di forza lavoro impiegata per la costruzione degli impianti: una cifra che ufficialmente si è fermata a 6.500 unità, cifra monstre che più di qualcuno ha ammantato con il dubbio dell’ufficiosità.

Mondiali 2022, Qatar-Ecuador: due ct esordienti e tre protagonisti in vetrina
©LaPresse

Vengono i brividi a dirlo, ma la palla rotola e tra mille contraddizioni siamo arrivati al “si gioca” che tanto somiglia allo “Show must go on”: lo show deve andare avanti. Teatro del match inaugurale sarà lo stadio Al Bayt di Al Khor, a 60 chilometri dalla capitale Doha: un impianto costruito dal 2014 in sei anni, che richiama alla forma classica delle tende dei beduini e ha come copertura un tetto retrattile mai visto, avveniristico dal punto di vista della efficienza energetica. Calcisticamente la partita mette di fronte il Qatar, la nazionale che ospita il Mondiale e che quindi ci partecipa per la prima volta e di diritto, con l’Ecuador, alla sua quarta partecipazione, con gli ottavi di finale del 2006 come risultato migliore fin qui ottenuto e il visto per il 2022 centrato da quarta classificata alla spalle di Brasile, Argentina e Uruguay.

Da De Rossi al Mondiale: Alfaro sfida i padroni di casa

Mondiali 2022, Qatar-Ecuador: due ct esordienti e tre protagonisti in vetrina
Il Ct dell’Ecuador, Alfaro ©LaPresse

Sulle panchine due ct esordienti con la differenza che lo spagnolo Felix Sanchez Bas arriva al battesimo Mondiale a 47 anni, mentre l’argentino Gustavo Alfaro di anni ne ha 60. La carriera del tecnico che ha accolto Daniele De Rossi al Boca si è svolta prevalentemente nel suo Paese (fatta eccezione per la breve esperienza all’Al-Ahli), tra Belgrano, San Lorenzo, Arsenal di Sarandì, Gimnasia e Huracan. Bas, che è cresciuto allenando nelle giovanili del Barcellona dal 1996 al 2006 (iniziò a 21 anni!), poi è diventato uno dei pionieri della formazione del calcio qatariota, prima con la Aspire Academy, centro di costruzione del talento, e poi in federazione, prendendo la nazionale maggiore nel 2020 dopo aver lavorato con le giovanili.

Almoez, Caicedo e Hincapié: l’Europa vi guarda

Almoez, Caicedo e Hincapie: osservati speciali in Qatar-Ecuador
Robert Arboleda e Piero Hincapie ©LaPresse

In campo scegliamo Almoez Alì da una parte e Moises Caicedo e Piero Hincapié dall’altra per raccontare questa sfida: il ragazzo del Sudan classe 1996 arrivato in Qatar per costruirsi un percorso da calciatore che poi possa proiettarlo in Europa e il talento classe 2001 che il suo viaggio della speranza lo ha compiuto dai campi di terra e dai quartieri malavitosi di Santo Domingo de los Colorados, dove la sua famiglia viveva, e a 20 ha trovato la strada della Premier League con il Brighton che ora è affidato all’italiano Roberto De Zerbi. Del difensore mancino in forza al Bayer Leverkusen, c’è poco da aggiungere rispetto al passato. Basterà ribadire che Milan, Napoli, Roma e Tottenham continuano a monitorarne i progressi.

Almoez è l’attaccante che con una rovesciata leggendaria nella finale contro il Giappone ha aperto la strada al Qatar per il primo trofeo, la Coppa d’Asia, una sorta di legittimazione all’investitura (molto discussa) del Mondiale. Il suo nome è finito anche nei radar del Milan che si, a livello mondiale fa un lavoro di scouting molto approfondito. Chiaro che questo Mondiale in casa per Almoez rappresenti forse l’ultima grande occasione per tentare il salto in Europa: ora è l’ariete dell’Al-Duhail e la sua valutazione si aggira sui 4 milioni. Caicedo è un centrocampista che può giocare da regista o da mezzala, ha la propensione al gol.

Giocatore di caratura del tutto diversa da Almoez, l’ecuadoriano arriva già come una delle stelline di questo Mondiale e con una valutazione che si aggira sui 35 milioni prima di cominciare. Sulle sue tracce ci sono Manchester United e Liverpool, il salto in avanti, sempre nel circuito Premier, sembra pronto nonostante il suo contratto reciti giugno 2025 come scadenza.

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