TV PLAY | Moncalvo bacchetta Agnelli: “Alla Juve hanno voluto fare i furbi”

Il numero uno bianconero sta vivendo uno dei momenti più complicati della sua presidenza

Come un fulmine a ciel sereno, il caso plusvalenze è tornato a tormentare la Juventus. Nel pomeriggio di ieri, infatti, è stata notificata ai membri del Cda bianconero l’avviso della conclusione delle indagini preliminari relative ai reati di falso nelle comunicazioni sociali e false comunicazioni rivolte al mercato.

TV PLAY | Agnelli sotto attacco: "Così rovina l'immagine della Juve"
Gigi Moncalvo su TV Play

Dopo la risposta ufficiale diffusa nelle scorse ore dalla Juventus, l’argomento è stato ripreso questo pomeriggio in diretta su Calciomercato.it in onda su TVPlay con Gigi Moncalvo. Il noto giornalista e scrittore, nello specifico, ha commentato la richiesta che era stata presentata dalla Procura torinese per gli arresti domiciliari ad Andrea Agnelli, successivamente rigettata dal Gip.

Questa l’analisi storica di Moncalvo:Nella storia degli Agnelli in realtà non è la prima volta, Clara Agnelli scendendo dall’aereo all’aeroporto di Tessera venne arrestata perché a quel tempo l’adulterio era un reato. Era sposata con il principe Tassilo von Furstenberg e si fece vedere con il suo amante. L’avvocato poi intervenne e Clara alla fine non finì con le manette. Qui siamo arrivati vicinissimi, là ci pensò Gianni Agnelli con una telefonata, ora non c’è più e Andrea deve stare attento a non esagerare”.

Tornando al presente, poi, ha spiegato: “La Roma si è tolta dal mercato delle società per azioni per esempio, alla Juventus invece si è voluto fare i furbi, con Andrea Agnelli, Paratici/Arrivabene e Nedved che hanno rischiato grosso. La Procura però non si è arresa davanti al no del Gip, ci sono un po’ di giorni di tempo e bisognerà vedere il risultato del ricorso”.

Caso plusvalenze, Moncalvo su Agnelli: “Rischia di rovinare l’immagine della Juve”

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Andrea Agnelli ©LaPresse

Entrando nel merito della questione, Moncalvo ha ricostruito la vicenda che riguarda la tanto discussa ‘carta segreta’ di Cristiano Ronaldo: “Il punto fondamentale è la difficoltà nella perizia finale. Qua però abbiamo un rapporto tra Andrea Agnelli e la Procura che ricade nell’atteggiamento arrogante di Andrea Agnelli sul chiamiamolo ‘TFR’ di Cristiano Ronaldo. Con lo scoppio della pandemia la Juventus ha sostenuto di aver chiesto ai giocatori di rinunciare a 4 mesi di stipendio, poi però pare siano emerse appunto delle clausole ad personam. Per quanto riguarda appunto la famosa carta segreta di Cristiano Ronaldo, la Juventus anziché essere trasparente e collaborare, come dovrebbe fare una società per azioni, non ha aiutato a cercarla e quindi si è andati al braccio di ferro”.

Infine, la chiosa dello scrittore sul presidente Agnelli: “Cozzolino, grandissimo giornalista oltre che ottimo uomo di finanza, ha dato quattro aggettivi ad Andrea Agnelli, un po’ quelli che ha dato Berlusconi di recente alla Meloni. Il problema non è tanto Andrea Agnelli, ma il rovinare l’immagine della Juventus davanti ai tifosi, già finiti nell’occhio del ciclone nei tempi recenti per fatti che conosciamo. Ci vorrebbe meno tracotanza”.

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