PAGELLE E TABELLINO FIORENTINA-LAZIO 0-4: Sarri, educazione cinica. Jovic ‘quo vadis’

Pagelle e tabellino di Fiorentina-Lazio, match valido per la nona giornata del campionato di Serie A TIM 2022/23

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Lazio © LaPresse

FIORENTINA

Terracciano 5: forse non perfetto nel posizionamento nel primo gol di Vecino, il pallone gli passa vicino pure su Luis Alberto anche se potente.

Dodò 5: in difesa soffre relativamente Zaccagni, le dà e le prende, ma soprattutto non incide in fase offensiva. Col passare dei minuti sempre più scarico

Martinez Quarta 5,5: qualche buona chiusura su Immobile, in campo aperto soffre poi crolla pure lui.

Igor 5: più in difficoltà del compagno, commette qualche errore di troppo in marcatura e nei tempi di uscita. Dal 58′ Milenkovic 5: con lui la situazione non migliora, si fa passare sotto le gambe in maniera beffarda il pallone indirizzato a Luis Alberto.

Biraghi 5: stasera poco convinto e soprattutto poco preciso, commette qualche errore tecnico in appoggio, ha poco spazio per andare sul fondo. Disordinatissimo.

Bonaventura 5: si fa trovare nelle zone giuste, è utile in costruzione ma in un paio di occasioni sbaglia scelta a ridosso dell’area. Dal 71′ Maleh 5: fa presenza in un paio di situazioni in area, nulla più.

Amrabat 5,5: partita un po’ confusa, va a intermittenza a livello qualitativo perché per il resto non si ferma mai. Negli ultimi 25 metri anche lui si perde. Dal 58′ Barak 5,5: fa poco, si fa sempre ribattere.

Mandragora 5,5: ci prova, l’impegno è sempre al massimo e forse è il migliore dei centrocampisti viola. Prende anche una traversa.

Ikoné 4,5: passo indietro rispetto ai segnali positivi delle ultimissime settimane. Non crea quasi mai superiorità numerica. Dal 46′ Nico Gonzalez 5: si vede che è in ritardo. Parte subito lisciando un pallone che poteva riaprire il match.

Jovic 4: una tragedia. Ha una marea di occasioni: probabilmente neanche volendolo avrebbe potuto sbagliare tutto quello che ha sbagliato.

Kouamé 5. Almeno ci prova, anche se è disordinato ma cerca di dare costantemente la scossa. Dal 71′ Saponara 5: non fa in tempo a incidere.

All.: Vincenzo Italiano 4,5: partendo dal presupposto che la Fiorentina crea tantissimo e non è necessariamente colpa sua la scarsissima vena realizzativa dei suoi, mentalmente la Viola è fragilissima. Prende gol troppo facilmente e non è più convinta delle sue qualità. Ora la questione è delicata.

LAZIO

Provedel 6,5: qualche scivolone, ma niente di che. Poi una paratona dietro l’altra, un paio di uscite di grande qualità.

Lazzari 6,5: ordinato, attaccato doppiamente in difesa ma non si scompone mai.

Patric 7: è il simbolo dei miglioramenti difensivi della Lazio, è ‘avvelenato’ quando si tratta di andare a contrastare gli avversari al momento del tiro. Ci gode, si esalta.

Romagnoli 7: il rischio è di ripetersi, ma stasera come in tutto l’inizio della stagione alza il livello di tutta la difesa con la sua calma e il carisma

Marusic 6,5: neutralizza alla grande tutte le azioni offensive di Ikone, Dodò e poi Nico Gonzalez. In partita fin dal primo intervento dopo pochi secondi. Un po’ di preoccupazione la lascia il colpo alla testa. Dal 71′ Hysaj 6: non soffre nulla.

Milinkovic 7,5: una superiorità schiacciante, a tratti irridente, per tecnica e fisico, per intelligenza e bellezza. La palla per il 2-0 è meravigliosa, il tacco per il poker pure. Due magie che aprono e chiudono una super prestazione. L’ennesima.

Marcos Antonio 6: forse la nota leggermente stonata della serata. È sembrato meno in palla dei compagni, si fa spesso anticipare e fisicamente non regge gli avversari. Però la sufficienza c’è. Dal 62′ Luis Alberto 7: ormai è un’arma clamorosa a partita in corso. Guida tutti i contropiedi, anche se in un’occasione sbaglia probabilmente scelta. Cinico e cattivo sul 3-0.

Vecino 7: apre la partita e mette la partita già in discesa, non esultanza in qualità di ex. Poi governa il pallone da veterano.

Felipe Anderson 6: dei tre d’attacco il meno in palla, poteva fare sicuramente di più in alcuni frangenti, soprattutto rischiare alcune situazioni di uno contro uno a campo aperto. Dal 78′ Cancellieri 5,5: si becca più di qualche strigliata da Sarri e Romagnoli, in effetti non entra alla grande.

Immobile 7: raggiunge tre signori del calcio italiano a 188 gol in Serie A. Fa l’assist del 3-0, incastona il poker sotto la traversa e una serie di giocate utilissime alla squadra.

Zaccagni 7,5: tra i migliori, secondo probabilmente solo a Milinkovic-Savic. Il tocco a sfiorare di testa per il 2-0 quasi chiude la partita, dietro gestisce sempre bene e punta con regolarità in avanti. Fa le scelte giuste, in crescita. Dal 78′ Pedro 6,5: al solito entra e dimostra tutta la sua caratura. Non sbaglia un ingresso in campo dai tempi delle giovanili.

All.: Sarri 7,5: la Fiorentina gli lascia delle praterie, ma questa Lazio è incredibilmente cinica come forse non si è mai vista. Ma quello che colpisce è la facilità da grande squadre nel chiudere una partita subendo occasioni ma senza paradossalmente soffrire più di tanto. Soprattutto, però, i cinque gol subiti in nove partite sono roba che fino a qualche mese fa a Formello sembrava solo da multiverso. Invece il lavoro sta dando i suoi frutti. Ora però la vera prova del nove, perché la Lazio non dovrà sedersi e dimostrare di essere cresciuta davvero.

ARBITRO: Maresca 6: nessun episodio particolare, va abbastanza in tranquillità per tutta la partita, che è corretta e senza tensioni.

Fiorentina-Lazio, il tabellino

Marcatori: 11′ Vecino (L), 25′ Zaccagni (L), Luis Alberto (L), Immobile (L)

Ammoniti: Amrabat (F), Igor (F), Mandragora (F), Dodo (F)

FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Dodò, Quarta, Igor (57′ Milenkovic), Biraghi; Bonaventura (71′ Maleh), Amrabat (57′ Barak), Mandragora; Ikoné (45′ N.Gonzalez), Jovic, Kouamè (71′ Saponara). A disp.: Gollini, Cerofolini, Ranieri, Venuti, Terzic, Bianco, Zurkowski, Duncan, Cabral. All.: Vincenzo Italiano

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Patric, Romagnoli, Marusic (71′ Hysaj); Milinkovic, Marcos Antonio (62′ Luis Alberto), Vecino; Felipe Anderson (78′ Cancellieri), Immobile, Zaccagni (78′ Pedro). A disp.: Maximiano, Adamonis, Gila, Kamenovic, Casale, Radu, Basic, Cataldi, Romero. All.: Sarri.

Arbitro: Maresca

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