Moukoko al bivio del rinnovo con il Dortmund: quattro big pronte a scattare

In scadenza di contratto a giugno 2023, il giovane prodigio del Borussia Dortmund fa gola a mezza Europa

Continua a segnare Youssoufa Moukoko: sabato ha aperto lui la caccia all’inseguimento del Bayern che si era messo sul 2-0 al Signal Iduna Park con le reti di Goretzka e Sané e sfruttando l’assist di Modeste (poi autore del 2-2) ha fatto partire il sinistro che si è spento alle spalle di Neuer dimezzando lo svantaggio. E’ stata la terza rete in campionato per il ragazzo prodigio non ancora diciottenne, ma con un destino avanti a sé da grande, grandissimo protagonista dell’immediato futuro. Un futuro clamorosamente in bilico, visto che la scadenza del contratto resta giugno 2023 e per uno così diventa pericolosissimo prolungare l’incertezza: fatto sta che ogni dialogo per ora è finito in stand by, probabilmente perché non c’è un’idea di accordo su cui provare a ragionare e stringere.

Moukoko al bivio rinnovo: 4 big alla finestra
Youssoufa Moukoko ©LaPresse

Mettiamoci anche che, visto il talento di cui stiamo parlando, Bayern Monaco, Real Madrid, PSG e Manchester United sono lì, magari per ora discrete, ma pronte a scattare se l’intesa con il Dortmund non dovesse arrivare. Tra l’altro tra poco più di un mese il ragazzo diventerà maggiorenne. Ecco, cominciamo da una giornata chiave: il 21 novembre 2020 è una data che Moukoko non dimenticherà mai, Lucien Favre richiama Erling Haaland a pochi minuti dal match vinto 5-2 con l’Herta Berlino e fa entrare il ragazzino all’indomani del suo compleanno, il 20. Regalo migliore Koko – il soprannome con cui lo chiamano – non avrebbe potuto aspettarselo, visto che a 16 anni e un giorno diventa il più giovane giocatore di tutta la storia a debuttare in Bundesliga. Un passaggio reso agevole anche grazie all’abbassamento dell’età minima per gli esordi da parte della Federcalcio tedesca: da 17 anni si scende a 16, se questo tetto non ci fosse stato c’è chi dice che Moukoko la Bundesliga l’avrebbe vista persino prima.

L’esordio in Champions contro lo Zenit il successivo 8 dicembre gli consente di diventare, 16 anni e 18 giorni, anche il più giovane esordiente nella principale manifestazione europea per club. Un destino da big, una famiglia che si divide tra Youndé, la capitale del Camerun, e la Germania dove papà Joseph lavora. E quando Youssoufa nasce, verrà registrato all’ambasciata tedesca di Youndé: una scelta che risulterà cruciale per due ragioni, la prima – più immediata – quella di fargli avere un passaporto tedesco con margini di ingresso agevolato nel mondo della comunità europea, la seconda di mettere a tacere i sospettosi quando iniziarono a sollevare dubbi sull’età del giovanotto autore di gol a raffica.

Moukoko: un prodigio in scadenza che alletta le big

Moukoko in scadenza: mezza Europa sul prodigio
Moukoko esulta ©LaPresse

Koko è rapido, tecnico, ha fiuto del gol, gioca punta centrale ma può decentrarsi senza problemi. Quando a 10 anni la scelta è quella di farlo arrivare in Germania va al St. Pauli, club di Amburgo, il luogo in cui papà Joseph ha lavorato 25 anni. Il Borussia Dortmund ci mette poco ad arrivare a nel 2016 lo porta a casa cominciando a vederlo segnare una quantità incredibile di gol nelle giovanili: ci sono stime più o meno ufficiali che circolano e che parlano di 127 gol e una trentina di assist in 84 partite. Per capire ancora meglio di chi si parla bisogna aggiungere che a 13 anni era nella Germania Under 16 e a 16 nella Under 20, passaggio rapido per arrivare alla Under 21.

E non è che in Germania le nazionali giovanili soffrano la mancanza di talento. Nel frattempo la Nike lo ha messo sotto contratto poco dopo averlo visto sbarcare al Dortmund, un sobrio profilo Instagram tutto calcio e niente vita privata lo posiziona alla soglia dei 900 mila follower. Un fenomeno oltre il calcio, alla sua età.

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