Spalletti: “Vogliamo lottare in alto. Formazione? Ho già scelto”

Domani al ‘Maradona’ Napoli-Torino, gli azzurri vogliono confermarsi in vetta al campionato: parla il tecnico Spalletti alla vigilia

Alle ore 15, al ‘Maradona’ di Fuorigrotta, Napoli-Torino apre il programma dell’ottava giornata di Serie A. Una sfida importante e piuttosto intrigante per gli uomini di Spalletti.

DIRETTA | Napoli-Torino, la conferenza stampa di Spalletti: seguila LIVE
Luciano Spalletti (screen shot)

Gli azzurri sono reduci da un avvio di stagione molto brillante e al momento occupano con merito la vetta della classifica, in condominio con l’Atalanta. Contro i granata si va a caccia della quarta vittoria consecutiva in Serie A per restare al primo posto e per cercare ulteriori conferme, ma la gara con la squadra di Juric può riservare diverse insidie. Il Toro ha già messo in grande difficoltà l’Inter e, venendo da due sconfitte di fila, va a caccia di riscatto. Luciano Spalletti, allenatore dei partenopei, parla alla vigilia della gara in conferenza stampa: seguite le sue dichiarazioni su Calciomercato.it a partire dalle ore 15.

SOSTA – “Noi quando i nostri calciatori vanno in Nazionale, sia con medici che fisioterapisti, li seguiamo direttamente per telefono giorno dopo giorno. A qualcuno ha fatto sicuramente bene giocare, che aveva giocato meno da noi. Qualcuno che ha giocato la doppia partita come gli italiani ha dato seguito al discorso del modo di interpretare del Napoli, perché la Nazionale Italiana ha giocato due buonissime partite. Non abbiamo avuto nessun infortunato, è stato un dare seguito ad un lavoro normale. Abbiamo abbastanza a fuoco in questo momento qui il nostro discorso, basta poco per richiamarlo e stamattina in allenamento li ho visti tutti concentrati”.

MATCH CRUCIALE – “Penso che ogni partita serva per ricordare se noi siamo un Napoli forte oppure no. Il percorso sarà lungo e difficile, ogni volta dovremo saper fare le stesse cose, ci vuole impegno costante, ci vogliono gli atteggiamenti corretti che diano una continuità di comportamento nel lungo periodo. Ogni partita ha un valore particolare perché ci son sempre tre punti in palio e conferma che stai continuando a lavorare per bene. Una partita può dare una spinta ulteriore, ma non può essere decisiva. Non ho mai visto assegnare uno scudetto a settembre e ottobre, ma solo a giugno”.

MILAN-NAPOLI – “A Milano se una persona capace come Pioli dice che hanno giocato una bellissima partita e che era quello che volevano fare e che hanno avuto tante occasioni da gol, sono d’accordo con lui perché è stato così e dà valore a questa vittoria. Se hai vinto contro il Milan è segno che noi abbiamo fatto altrettanto bene e sono dei meriti che vanno dati ai nostri calciatori. Da un punto di vista mio vado sempre dentro quello che bisogna fare, in linea di massima dico che il talento da solo non basta mai, di questo sono estremamente convinto”.

Spalletti: "Vogliamo lottare in alto. Formazione? Ho già scelto"
Napoli ©LaPresse

RASPADORI E SIMEONE – “Stanno bene tutti e due e giocheranno tutti e due. Poi se quello che gioca 30 minuti decide la partita, va evidenziare una scelta del momento che sorpassa l’importanza di giocare 60 minuti. Questo discorso di quelli che giocano di più o meno, va affrontato in maniera corretta. Per arrivare a fare questo percorso così lungo, abbiamo bisogno di gente in condizione. Vanno un po’ usati i calciatori, poi con queste cinque sostituzioni vanno usati, rigiochiamo martedì. Anche il fatto di scrivere questo titolare e l’altro in panchina cambia poco, in avanti abbiamo loro due e li useremo tutti e due nelle prossime due partite. Ormai son 100 minuti di partita, non c’è titolare o riserva. Quando uno ha dato strappi per 70 minuti c’è bisogno dell’altro. E chi entra non è la riserva, può diventare quello che ce l’ha fatta vincere”.

ALTA CLASSIFICA – “Penso che sia un equilibrio che durerà molto. All’inizio c’era curiosità di vedere la squadra che sarebbe riuscita a dettare il passo, qualcuna è rimasta indietro ma la situazione è momentanea e si possono riprendere. Le sette squadra che abbiamo più volte citato hanno tutte le carte in regola per fare un campionato di alta classifica, in più ce n’è sempre qualcuna che va a disturbare gli equilibri, come successo con la Fiorentina lo scorso anno. Ma non vedo niente di particolare in questo inizio, troppo presto per fare delle valutazioni”.

MODULO – “Raspadori meglio da seconda punta? Secondo me no, non ha più vantaggio a giocare con una punta a seconda di quelle che sono le qualità. Dipende da che partita viene fuori, se c’è una squadra che pressa forte e non ci consente di costruire, allora sì, perché abbiamo bisogno di buttarla addosso e Raspa non ha la fisicità di Osimhen o Simeone. Ma se riusciamo a costruire, non conta chi sia il compagno di Raspadori perché lui sa fare tutto e abbiamo speso dei bei soldini per averlo. Non potevamo permetterci di fare un acquisto così importante che ci creasse dei blocchi o delle situazioni imbarazzanti. Jack è un calciatore forte perché ha muscolo, perché calcia bene di destro e sinistro, perché sente benissimo la porta. Poi ha personalità, è un ragazzo che vuole migliorare, non si fermerà certo alle prime soddisfazioni, è uno che vuole andare avanti, è ambizioso come la nostra squadra, che è giovane ma che vuole crescere. In questo la società è stata molto brava”.

Spalletti: "Vogliamo lottare in alto. Formazione? Ho già scelto"
Giacomo Raspadori ©LaPresse

NUOVI ACQUISTI – “Hanno fatto vedere di adattarsi subito alla nostra idea di calcio e al livello di classifica che vogliamo portare avanti, vogliamo stare in lotta fino alla fine del campionato. C’è un’alta classifica affollata, ci sono squadre forti che stanno producendo un buon calcio. Noi ci siamo adattati bene, ma c’è da continuare che è la cosa più difficile. Ma non solo in termini di risultato, ma continuare con questo atteggiamento qui, bisogna andare a sbattere sui nostri avversari in qualsiasi modo si chiamino”.

NAPOLI-TORINO – “Se prima abbiamo detto che il Milan ha avuto delle occasioni in area di rigore nostra, riguarda un atteggiamento in cui non riusciamo ad essere noi stessi in alcune fasi di gioco. Poi la qualità ce l’abbiamo e le occasioni riusciamo a svilupparle, delle vampate di qualità e di estro di attaccanti e centrocampisti riusciamo a portarle a casa. Il Torino è un brutto cliente perché sappiamo il valore della squadra, della società, del modo di lavorare del suo allenatore. Hanno un allenatore che lavora, questo è visibile, quando la gente lavora porta sempre qualcosa a casa. Bisogna essere più bravi di loro e stare attenti, da una costruzione dal basso ad una pallata di Milinkovic che la mette al limite dell’area, ai centrocampisti che arrivano in sostegno. Sanno giocare e difendere in più modi, sanno fare uomo contro uomo, ma hanno anche altri modi di difendere. Sarà una partita complicata, ma vogliamo andare a vincere partite difficili, non vogliamo vincere partite facili. Siamo pronti a misurarci”.

ARBITRO DONNA – “Il debutto? Sono convinto che saprà farsi valere e avrà il rispetto di tutti, come tutti gli altri arbitri che ci sono stati sino ad ora”.

TURNOVER – “Ndombele sta crescendo e ci verrà molto comodo per quelle qualità che ci mancano in certi momenti della partita. Lui è uno che sportella facilmente con gli altri, ha questa forza fisica da spostarti senza far niente di particolare, solo perché è fatto così. Chiaro che da qui a martedì qualcosa cambierà, su domani non penso di cambiare molto dalla formazione che ha giocato più spesso perché i calciatori stanno bene e sono tornati tutti in condizione ottimale. Hanno una mente pulita, sono vogliosi e quindi non ci saranno molti cambi dalle ultime formazioni che hanno giocato più spesso”.

Spalletti: "Vogliamo lottare in alto. Formazione? Ho già scelto"
Tanguy Ndombele ©LaPresse

DIFETTI – “Con la squadra ci si vede spesso, al video si parla di calcio e gli vengono fatte anche le domande. Ma ormai i calciatori ne conoscono quanto me di calcio e situazioni di gioco. Sanno benissimo quando si parla di qualche comportamento a cosa assomigli, lo esigono, sono lì che aspettano che qualcuno gli dica cosa vogliono fare. Non ho niente da fare in maniera differente, non ho niente da chiedere che facciano in maniera differente. Quello che mi piacerebbe non rivedere è qualche gol che abbiamo sbagliato davanti al portiere, quello lì alla lunga ti può costare qualche risultato, è quello scatto che poi tutti i giovani calciatori devono fare. Ci sono degli attaccanti che a volte danno l’impressione ai centrali di avere una giornata un po’ pigra e gliela lascian prendere, ma quella palla che gli interessa la prendono loro. Su questo devono lavorare i più giovani”.

PREGI – “Ci vuole una continuità di movimento, bisogna interpretare nello spazio e si ha poco tempo per dare via la palla. Quella è una nostra qualità e sono fiducioso sul fatto che lo sappiamo fare”.

COSA MANCA – “E’ discutibile questa cosa, noi siamo ambiziosi e vogliamo dare continuità a questi risultati. Andremo a vedere in fondo, mi viene difficile andare a riprendere tutto. E’ molti anni che faccio questo lavoro, mi piace più guardare quello che sarà”.

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