Trentalange contro Sarri: “Inaccettabile, non siamo la mafia”

Lo sfogo di Sarri dopo Lazio-Napoli porta alla reazione del presidente dell’AIA, a dir poco furibondo con l’allenatore biancoceleste

È già una stagione ufficialmente complicata quella degli arbitri di Serie A, anche dopo appena sette giornate. Ma è un inizio difficile che ha fatto già registrare parecchi errori e altrettante polemiche, con Juve-Salernitana che è stata solo la punta dell’iceberg. Episodi importanti e gravi, sviste nonostante il Var, a cui hanno fatto seguito anche i relativi sfoghi degli allenatori.

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Maurizio Sarri © LaPresse

Sugli scudi c’è stata la conferenza stampa di Maurizio Sarri dopo Lazio-Napoli del 3 settembre, terminata 2-1 all’Olimpico per gli ospiti. Il mancato rigore fischiato per il braccio largo di Mario Rui su Lazzari non è andato proprio giù al tecnico: “Stiamo sui cog….i agli arbitri e ci avevano anche avvertito una settimana fa. Lotito chieda un incontro a Rocchi”. Parole fortissime e una linea tenuta anche in seguito a proposito delle tante ammonizioni biancocelesti, Sarri compreso visto che non ci sarà in panchina contro lo Spezia per squalifica. Con qualche settimana di ritardo, in un incontro in Federcalcio, ha avuto modo di replicare allo stesso Sarri il presidente dell’AIA Alfredo Trentalange, nel giorno in cui anche Gianluca Rocchi ha parlato largamente della questione Var e del ruolo e il carattere degli arbitri.

Trentalange a Sarri: “Inaccettabile, non siamo la Mafia”. Rocchi: “Mi ha fatto male”

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Maurizio Sarri © LaPresse

Proprio Trentalange ha detto la sua anche sulla designazione di Maria Sole Ferrieri Caputi che sarà il primo arbitro donna nella storia: “Noi non diamo per privilegio quello che spetta di diritto, chi fa questo è un’istituzione che non voglio nominare ma nomino e si chiama mafia“. Poi il discorso si sposta proprio sulle parole di Sarri, citate poco prima da Rocchi: “Riteniamo inaccettabili questi tipi di affermazioni. Poi ci sarà la Procura, ogni denuncia è annuncio di salvezza. Però ci dicano a cosa si riferivano, se siamo noi gli interlocutori. Con grande serenità. Capisco che ci possono essere strategie di comunicazione, motivo per cui non siamo maturi per andare in tv dopo la partita. Poi ci sono mille modi per dire le cose, c’è un tempo per tutto”, le parole riportate da ‘Il Corriere dello Sport’.

Le parole di Sarri sono state commentate anche dallo stesso Rocchi: “È una delle cose che mi ha fatto più male. Posso anche accettare di essere definiti scarsi, anche se non lo condivido, ma pensare però ad un piano B francamente… Secondo me ha esagerato, lo conosco bene il mister, a caldo ha esagerato, è toscano come me e a volte noi toscani debordiamo nelle cose. La prendo e la metto li, mi auguro di non sentire più una frase del genere, che mette in crisi tutto un sistema. Potete dire ai ragazzi quello che volete, ma non che vanno in campo con chissà quale retropensiero. Lui si riferiva ad un’altra situazione, nella quale potevamo fare meglio. E non c’entra Lazio-Napoli”. Il riferimento di Rocchi è alle parole di Piccinini in occasione di Torino-Lazio.

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