SFS22, Mancini parla chiaro: l’annuncio sul futuro alla Nazionale

Il Commissario Tecnico dell’Italia, Roberto Mancini, ha parlato durante il Social Football Summit: commento anche sul futuro in Nazionale

Dopo il successo contro l’Inghilterra, l’Italia ha avuto la meglio anche sull’Ungheria. Decisivo Giacomo Raspadori, in gol pure nel match contro i ‘Tre Leoni’, e Federico Dimarco. Segnali di ripresa abbastanza significativi per gli Azzurri, seppur la Nations League sia indubbiamente una competizione di minor rilievo.

SFS22, Mancini parla chiaro: l'annuncio sul futuro alla Nazionale
Roberto Mancini al Social Football Summit 2022 (Foto Calciomercato.it)

Ma bisogna comunque evidenziare il lavoro che sta continuando a portare avanti il Commissario Tecnico Roberto Mancini. La delusione dopo la mancata qualificazione al Mondiale in Qatar – secondo fallimento consecutivo – è stata di proporzioni gigantesche. Nonostante ciò, il mister ex Inter e Manchester City non ha voluto abbandonare la panchina e il gruppo nel momento di grandissima difficoltà. E intende proseguire ancora per diversi anni, come testimoniano le sue parole rilasciate quest’oggi durante il Social Football Summit 2022: “Perché sono rimasto dopo la Macedonia del Nord? Sinceramente non lo so, in quel momento volevo soltanto girare pagina e ricominciare, perché è andata male. In quei momenti sei consapevoli del fatto che sia andata male, ma vincere l’Europeo è stato bellissimo. Vincere con la Nazionale è la cosa più bella di tutte“.

Social Football Summit 2022, Mancini: “Cercheremo di vincere i prossimi Mondiali”

SFS22, Mancini parla chiaro: l'annuncio sul futuro alla Nazionale
Roberto Mancini © LaPresse

Mancini guarda dritto al futuro: “Ora dovremo aspettare quattro anni e cercheremo di vincere i prossimi Mondiali. Tutti quanti erano in una situazione difficile, ma erano tutti positivi nei miei confronti. Questo mi ha convinto a non andare via“. Insomma, c’è la chiara e precisa volontà di proseguire con questo progetto. Ma, inevitabilmente, servirà molto tempo per riscattarsi e lasciarsi alle spalle le ultime storiche cadute.

Mancini, oltre che sulla scelta dei giocatori e sul potenziamento della squadra, dovrà lavorare parecchio anche sull’aspetto psicologico delle varie pedine. Poiché la qualità è di sicuro venuta meno in questi anni, ma si sta perdendo sempre di più pure il senso d’appartenenza. Quell’attaccamento alla maglia azzurra che per decenni ha contraddistinto i nostri calciatori e non solo. Forse stiamo parlando di una vera e propria impresa, di fronte a cui il CT non vuole assoolutamente tirarsi indietro.

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