Montano le polemiche contro Massimiliano Allegri, al centro della bufera dopo i recenti risultati: l’allenatore della Juventus sotto accusa
Inizia un lungo weekend di passione per la Juventus e per i suoi tifosi, con una crisi alle porte da rintuzzare prontamente. Dopo i recenti passi falsi, con la vetta della classifica che resta lontana e con il percorso europeo fortemente a rischio, bisogna invertire la rotta e farlo alla svelta.
Dopo il ko con il Benfica, Allegri ha probabilmente toccato il fondo della sua seconda esperienza alla Juventus. Il tecnico livornese, dopo la deludente annata scorsa, non riesce a invertire la tendenza e adesso inizia a rischiare. La dirigenza della Juventus sta riflettendo sulla posizione di Allegri come raccontato da Calciomercato.it, la tensione nell’ambiente monta e non è chiaro cosa possa succedere in caso di un ulteriore passo falso contro il Monza. Quella di domenica è una gara da vincere a tutti i costi, finora in otto gare stagionali i bianconeri hanno alzato le braccia al cielo al fischio finale solo contro Sassuolo e Spezia. Allegri ha invitato a “stare zitti e lavorare”, ma intanto deve fronteggiare critiche che arrivano da ogni parte.
Juventus, Zazzaroni contro Allegri: “E’ un vincente, ma con molti peccati originali”
Prende posizione anche Ivan Zazzaroni, direttore del ‘Corriere dello Sport’ in un lungo editoriale in cui parla dell’allenatore livornese. “Ho una enorme stima nei suoi confronti e di chi è uno stravincente – spiega – Sei scudetti, coppe varie e due finali di Champions League non si spiegano solo con la fortuna. Proprio per questo elenco le sue numerose colpe. La prima è essere tornato alla Juventus quando avrebbe potuto scegliere Real Madrid o Inter. La seconda è essere tornato in una società nella quale sembrava non credere più. La terza è aver inciso poco nelle scelte di mercato, pur consapevole dei limiti di squadra e club. La quarta è essere sotto sfiga. La quinta è essersi fidato troppo delle sue sensazioni. Lo ritengo un allenatore tra i più geniali in circolazione, ma a volte da lì si può sconfinare nella presunzione”.