Non solo Allegri, disastro Stadium: “È un suicidio”

Non è solo Massimiliano Allegri l’uomo sotto accusa per i recenti risultati negativi della Juventus. Occhio anche all’Allianz Stadium e ai problemi bianconeri

Siamo solo al 15 settembre, ma c’è già chi parla di fallimento per la Juventus, dopo la cocente sconfitta casalinga contro il Benfica con il punteggio di 1-2.

Non solo Allegri, disastro Stadium: "È un suicidio"
Allianz Stadium © LaPresse

Un ko che segue il pareggio pieno di polemiche contro la Salernitana e un inizio decisamente altalenante in Serie A, con un gioco che non ha mai pienamente convinto. Inevitabile che, nelle ultime ore, i tifosi si siano scatenati nelle accuse a Massimiliano Allegri, con l’hashtag AllegriOut stabilmente in tendenza. In ogni caso, non si può ridurre quanto sta succedendo, dopo un calciomercato più che buono, solo alle colpe dell’allenatore livornese. La squadra non gira e ha tremende difficoltà nella costruzione dell’azione e anche i tifosi, che hanno subissato i calciatori di fischi alla fine del match di Champions League, sono sembrati delusi e distaccati da una Juventus che non sta rispettando le attese create durante le ultime settimane.

Il mirino non è solo su Allegri: dai tifosi alla squadra

Non solo Allegri, disastro Stadium: "È un suicidio"
Allegri © LaPresse

Nelle ultime ore, una vera e propria pioggia di critiche è arrivata sotto tutti i punti di vista, non solo quello degli errori dell’allenatore. Ne ha parlato Matteo Caronni, giornalista di ‘Telelombardia’, con un tweet lapidario postato sul suo profilo personale: “Rosa sopravvalutata, condizione fisica ridicola, personalità zero, cambi sbagliati e infortuni pesanti. Davanti a un disastro del genere è superficiale pensare che le colpe siano solo di Allegri. Peraltro cambiare al 14 di settembre sarebbe un suicidio“.

Parole forti e chiare che non sono comunque rimaste isolate. Infatti, sempre via Twitter, a espresso il suo giudizio anche il giornalista Fabrizio Biasin: “La cosa più significativa della serata della Juventus sono i vuoti sugli spalti, anche più del risultato, perché testimoniano il fatto che la società bianconera ha smesso di capire esigenze e malumori della sua gente. E questo è peggio di una sconfitta, per quanto grave”. E, quindi, anche la società non resta immune da critiche in questa situazione. La squadra dovrà reagire subito, perché non c’è così tanto tempo in una stagione congestionata di impegni e in cui cambiare subito guida tecnica potrebbe essere controproducente.

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