“Non possiamo essere entusiasti”: Perin scuote la Juve dopo il PSG

Dalla sconfitta col PSG al sogno Nazionale: Mattia Perin racconta il suo momento e quello della Juventus di Massimiliano Allegri

Archiviato il ko di Parigi, la Juventus si prepara ad ospitare la Salernitana per ritrovare subito la vittoria in campionato dopo il brutto pareggio di Firenze.

Mattia Perin © LaPresse

Col PSG sono arrivati buoni segnali nel secondo tempo, e a ‘La Repubblica’, edizione Torino, Mattia Perin scuote i bianconeri in vista del prosieguo di stagione. La Juve è ora chiamata a dare continuità ai risultati, nonostante i big ai box per infortunio. Così il portiere sulla sfida al Paris Saint-Germain: “Se temevamo l’imbarcata? Beh, non li scopro certo io i fuoriclasse che giocano nel PSG. In attacco hanno tre dei 5 giocatori più forti del mondo. Ma conosciamo le nostre qualità e siamo andati a Parigi pensando di giocarcela. Ovvio, se inizia il primo tempo e prendi due gol così un po’ di timore arriva, ma siamo stati bravi a cambiare l’inerzia dell’incontro seppure non abbiamo portato a casa punti”. L’estremo difensore manda un messaggio ai compagni: “Probabilmente non siamo ancora consapevoli realmente della nostra forza e di quello che possiamo fare, però durante la settimana vedo gli allenamenti e posso dirvi che sta nascendo una Juve fatta di ragazzi super responsabili, intelligenti che hanno voglia di lavorare. Se c’è una cosa che ho imparato nella vita è che il lavoro prima o poi paga sempre”.

Juventus, Perin: “Dobbiamo ritrovare fiducia. Sogno la Nazionale”

"Non possiamo essere entusiasti": Perin scuote la Juve dopo il PSG
Perin e Danilo © LaPresse

“C’è del rammarico, perché perdere non è mai bello. Non possiamo essere entusiasti del risultato – ha proseguito Perin – siamo alla Juventus e sappiamo che vincere è importantissimo, ma sappiamo anche che dobbiamo rivedere gli errori che abbiamo commesso e avere consapevolezza delle cose belle che abbiamo fatto. Dobbiamo acquisire nuovamente fiducia in noi stessi”. Infine, sul sogno Nazionale: “Non tocca a me dirlo… C’è un ct che fa delle sette, le rispetto. Ovvio che la Nazionale è un desiderio che è nel mio cuore, non ho mai pensato che fosse finita. Spero che possa arrivare una chiamata. Ma non mi aspetto niente, cerco di restare focalizzato nel presente, nei prossimi giorni di allenamento”.

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