Allegri, nessun dubbio: “Rimarrà anche senza successi”

La sentenza sul futuro di Massimiliano Allegri alla Juventus, nonostante un’ultima stagione affrontata con parecchie difficoltà e senza successi

Ad un anno di distanza dal clamoroso ritorno sulla panchina della Juventus, Massimiliano Allegri non è riuscito ancora a riconquistare i suoi vecchi tifosi. Complice i lavori in corso alla Continassa sulla costruzione del nuovo progetto ed un’annata senza trofei in bacheca, l’allenatore toscano dovrà riguadagnarsi in campo la fiducia.

Allegri, nessun dubbio: "Rimarrà anche senza successi"
Massimiliano Allegri ©LaPresse

In questo senso un ottimo assist lo sta fornendo il mercato bianconero che, dopo avergli confezionato lo scorso gennaio i colpi Zakaria e Vlahovic, è ripartito fortissimo con Paul Pogba e Angel Di Maria a costo zero. In avanti Kostic o Zaniolo potrebbero poi completare il parco attaccanti, mentre in difesa i principali movimenti ruoteranno attorno al futuro di de Ligt.

Sul centrale olandese, dopo le prime difficoltà dell’operazione, secondo le ultime da Londra Chelsea e Juventus starebbero lavorando positivamente per ridurre le distanza per il trasferimento a titolo definitivo. Ovviamente con l’addio di de Ligt, sommato a quello di Chiellini, la difesa della Juventus andrebbe ricostruita quasi da capo, complicando ulteriormente il lavoro di crescita di Allegri.

Sentenza su Allegri: “Con Agnelli non andrà via”

Allegri, nessun dubbio: "Rimarrà anche senza successi"
Massimiliano Allegri ©LaPresse

Tornando allo scarso entusiasmo che ha generato in alcuni tifosi il ritorno di Allegri sulla panchina della Juventus – sebbene i cinque scudetti vinti consecutivamente e le due finali di Champions League disputate nel suo primo ciclo a Torino – secondo l’opinionista Daniel Pisani in diretta su ‘Top Calcio 24’ le principali colpe del flop bianconero andrebbero attribuite anche al presidente Agnelli: “Finché ci sarà Agnelli, Allegri non andrà via, anche se non vincerà. Sono troppo amici. Ed è un grande errore del presidente questo, perché in un top club non possono esistere rapporti d’amicizia, ma solo professionali”.

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