Italia-Argentina, la conferenza di Mancini: “Domani chiudiamo un ciclo”

Roberto Mancini parla alla vigilia di Italia-Argentina, la ‘Finalissima’ che si disputerà domani sera a Wembley

Roberto Mancini parla in conferenza stampa alla vigilia della Finalissima, la sfida in programma a Wembley mercoledì sera che vedrà l’Italia, campione d’Europa, sfidare l’Argentina, vincitrice della Coppa America.

Mancini
Mancini © LaPresse

Insieme al Ct ci saranno anche Bonucci e Insigne. Aggiornamenti live su Calciomercato.it

Mancini racconta l’emozione nel tornare a Wembley: “E’ un piacere, neanche 12 mesi fa eravamo qui a festeggiare: c’è quindi un po’ di emozioni”. Questo però non elimina il dispiacere: “I ricordi non mitigano tanto il magone. Comunque è bello giocare questa partita, un classico mondiale che sarà anche il tributo per tanti giocatori”.

SPETTACOLO – “Penso che questa Nazionale possa darlo anche se ci sono diverse assente. Avrei voluto tutti i ragazzi qui, lo meritavano”.

IMMOBILE E CHIESA – “Dispiace le loro assente, come quelle di Berardi e Verratti ma chi andrà in campo farà un’ottima partita. L’Argentina è forte, ma lo siamo anche noi”.

VITTORIA ANCELOTTI – “Credo che se una squadra è forte e ha l’iniziativa, ha più possibilità di vincere. Nel calcio si vince in tanti modi ed è anche questa la sua bellezza, ma sono convinto che una squadra che ha il pallino del gioco ha più possibilità di vincere”.

FUTURO – “La gara di domani chiuderà un ciclo. Non significa che andranno via in 15 ma che da mercoledì verranno inseriti alcuni giovani per vedere quanto valgono e se possiamo fare affidamento su di loro per il futuro”.

Italia-Argentina, Mancini: “Belotti farà bene”

AGUERO – “Lo conosco molto bene, dispiace che abbia dovuto smettere così giovane: spero che possa avere un grande futuro”.

TATTICA – “Bisogna scegliere i calciatori seguendo un criterio logico, poi servirà coraggio: ci sarà un gruppo giovane che andrà supportato in maniera differente”.

BELOTTI – “E’ sereno, come tutti. Giocherà lui perché era il secondo attaccante dell’Europeo. Spero possa fare bene: non credo che essere in scadenza lo condizionerà”

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