Nuova ‘minaccia’ di Ceferin alla Juve: telefonata a sorpresa con Moratti

Il numero uno dell’UEFA, Aleksander Ceferin, è tornato a parlare di Juventus a proposito della Superlega: telefonata con Massimo Moratti

La Superlega continua a far discutere. Come noto, c’è non poca tensione tra Aleksander Ceferin – presidente dell’UEFA – e i tre principali club fondatori del progetto, ossia Juventus, Real Madrid e Barcellona. Il rapporto con queste società è ai minimi storici e, dopo l’ultima sentenza arrivata dal tribunale di Madrid, il massimo organo calcistico europeo può infliggere sanzioni pesanti nei loro confronti.

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Aleksander Ceferin © LaPresse

Ceferin, dal canto suo, è tornato a parlare della Superlega durante la conferenza stampa all’indomani della presentazione della nuova riforma della Champions League a partire dal 2024, in cui ha svelato anche una telefonata a sorpresa con Massimo Moratti. “Non mi piace il parallelo con la Superlega, perché questa riforma è tutto tranne che una Superlega. Per me questo progetto è finito per almeno 20 anni. Poi non so cosa potrà accadere in futuro. Posso assicurare che le regole, disciplinari e non, saranno le stesse per qualunque club. Se il nostro corpo disciplinare vede irregolarità o qualche club che infrange delle norme, qualunque club sarà punito. Parlare del caso Juventus, Real Madrid, Barcellona e di cosa accadrà è prematuro. Ma Massimo Moratti due giorni mi ha chiesto: ‘Veramente puoi punire le 3 big? Non è una cosa rischiosa per la UEFA?’. Possiamo farlo, possiamo punire chi violerà o ha già violato le norme”.

Juventus, Ceferin: “Progetto Superlega finito per almeno 20 anni. Possiamo punire chi ha già violato le norme”

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Ceferin © LaPresse

Ceferin, poi, si è espresso così sul probabile incontro con Florentino Perez a Parigi, in occasione della finale della Coppa dei Campioni tra Real Madrid e Liverpool: “Incontrerò Florentino Perez in tribuna a Parigi, credo. Se ci sarà, siederà vicino a me perché il Real è una delle finaliste. Non ho contatti con nessuno dei tre club. Penso che se succede una cosa del genere, sta a loro chiedere un incontro e non al sottoscritto. Sta a loro chiedere un meeting. Quindi non abbiamo avuto alcun contatto, gli unici contatti sono in campo, ogni tanto. Certe minacce che riceviamo ormai sono cose normali che non ci rendono neanche troppo nervosi“.

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