CMIT TV | Marelli: “Ecco cosa serve per cambiare il protocollo Var”

Nel corso della CMIT TV è intervenuto anche l’ex arbitro Luca Marelli che ha fatto il punto della situazione sul sistema arbitri italiano 

Il campionato di Serie A si avvia alla conclusione e argomento di costante discussione sono gli errori della classe arbitrale. Di questo ed altro abbiamo parlato insieme all’ex arbitro Luca Marelli che alla CMIT TV in diretta su Twitch ha detto la sua: “In Italia siamo superiori per numero di falli solo rispetto all’Inghilterra. La Ligue 1, la Liga e la Bundesliga hanno una media superiore alla nostra. Il problema è la percezione. Il problema non sono i fischi. Gli arbitri fanno quello che devono fare. Il nostro calcio in questo momento è inferiore. Se parliamo di personalità sono d’accordo. Che ci sia un deficit di personalità è vero. Il problema è nato nel 2010, quando hanno deciso di dividere A e B. Siamo arrivati al 2021 quando hanno riunificato le can in cui l’unico elite è Orsato, e dunque non è cresciuto nessuno. Tanti giovani si sono allontanati. Far parlare gli arbitri sarà un altro passaggio che andrà fatto. La qualità media non è eccellente anche se ci sono giovani interessanti. C’è qualcosa che si sta muovendo. Negli ultimi tre anni Rizzoli ha fatto le nozze con i fichi secchi e ha dovuto rischiare molto”.

Marelli a CMIT TV
Marelli a CMIT TV

RIGORI – “Ho sempre fatto battaglie contro i rigori. Poi succede che nel caso in cui non venga fischiato un contattino si apre il mondo, perchè i social esplodono. Si va a vedere ad inizio azione un contatto a centrocampo ecc. Come in Bologna-Inter, in quel caso non c’è niente ma è venuto fuori un caos. Se non ci abituiamo a non vedere questi falli. In Inghilterra li lasciano correre. Credo che qualcosa di buono comunque sia stato fatto”.

VAR –Che gli arbitri non vogliano utilizzare il Var non è vero. Non esistono arbitri che si sono rifiutati di andare al monitor. Le regole valgono per tutti. È impossibile rifiutarsi, un arbitro che si rifiuta non arbitra più. Sul protocollo una legge perfetta non esiste. Per perfezionare il protocollo bisogna introdurre la chiamata di capitani o allenatori. Questo per responsabilizzare chi lo deve chiamare ed anche perchè il Var è uno strumento a disposizione del gioco e non degli arbitri. In cinque anni non è cambiato quasi nulla. Se venisse introdotto il challenge un passetto in avanti verrebbe fatto”.

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