Alla Juventus l’anno prossimo: arriva l’annuncio ufficiale

Le ultime di calciomercato Juventus con le parole del centravanti che chiamano in causa il club bianconero

Un futuro alla Juventus. Lo vuole lui e lo vuole la stessa società bianconera, oltre che Massimiliano Allegri. Come raccolto da Calciomercato.it, in questa seconda metà di aprile si riaprirà il dialogo per il suo acquisto a titolo definitivo.

Massimiliano Allegri ©LaPresse

Stiamo parlando di Alvaro Morata, il quale al microfono di ‘Dazn’ ha espresso la sua volontà di rimanere a Torino, pur non dando certezze circa la buona riuscita della trattativa con l’Atletico Madrid per il riscatto (con un grosso sconto) del cartellino fissato a 35 milioni di euro: “Ogni giocatore della Juventus si gioca il proprio futuro qui, in ogni allenamento e ogni partita. C’è una coda lunghissima di giocatori che vogliono venire qui. Quello che ho detto sempre è che do tutto per vincere: per la squadra, per i miei compagni, per i tifosi. Mi sento molto bene alla Juve, sul futuro non dovete chiedere a me. Io sono contento di arrivare ogni giorno all”Allianz’, faccio vedere ai miei figli lo stadio e loro mi chiedono di mettere l’inno della Juve ogni mattina e quindi sono felice”.

Juventus, Morata: “Non ci sono rimpianti. Meglio vincere che fare 60 gol all’anno”

Alvaro Morata ©LaPresse

“Rimpianti e soddisfazioni di questa stagione? I rimpianti non servono e non ci sono – ha risposto lo spagnolo nell’intervista di cui è stata riportata un’anticipazione – Abbiamo passato una stagione che è stata come 2/3 mini stagioni in una sola, e non c’è niente di cui lamentarsi. A fine campionato abbiamo la finale di Coppa Italia da giocare. Quando hai finito ed entri nella stanza dei ricordi, le foto con le coppe contano più di qualsiasi altra cosa. Abbiamo la possibilità di vincere una finale di Coppa Italia, di vincere una coppa”.

Il 29enne ha risposto in maniera decisa a proposito delle critiche sui pochi gol (11 finora) messi a segno: “Le foto con le coppe contano di più di qualunque altra cosa. Qualsiasi attaccante che riesce a segnare 40 o 50 gol ma non vince niente preferirebbe scambiarsi con uno che ne segna 15, ma vince qualcosa. Mi piacerebbe fare 60 gol ma preferisco vincere e aiutare i miei compagni. Lo so che qui devo aiutare la squadra a vincere, il mio ruolo non è solo quello di segnare: devo tornare in difesa, dare una mano e sporcarmi per aiutare a far uscire la palla o mettere in difficoltà la squadra avversaria”.

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