Caso Plusvalenze, tutta la serenità del Napoli: “Accuse insufficienti”

La posizione del Napoli dopo la richiesta di inibizione nei confronti del presidente Aurelio De Laurentiis

Il giorno dopo aver saputo delle richieste avanzate da parte della procura federale della Figc, in merito al caso delle plusvalenze fittizie, il Napoli per mezzo del proprio legale ha rilasciato le prime dichiarazioni sul procedimento che sta coinvolgendo il suo presidente.

Caso Plusvalenze, serenità estrema per il Napoli: "Accuse insufficienti"
Aurelio De Laurentiis ©LaPresse

Per Aurelio De Laurentiis è infatti arrivata la richiesta per l’inibizione di 11 mesi, più la multa comminata al club pari a 392mila euro. L’avvocato Mattia Grassani, legale di fiducia del Napoli che si sta occupando del caso plusvalenze, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale a ‘LaPresse’: “Fiducioso sul fatto che non si arrivi a una condanna? Devo necessariamente esserlo perché conosco le carte del procedimento e l’impianto accusatorio mi sembra davvero insufficiente. Non si possono condannare dirigenti, peraltro con pene così afflittive, sulla base di una opinione diversa circa la valutazione di alcuni calciatori, in mancanza di criteri riconosciuti dagli organismi sportivi nazionali e internazionali e di qualsiasi altro elemento che porti a ritenere che sulla valutazione abbiano inciso criteri non tecnici”.

Il legale del club partenopeo ha spiegato i motivi delle sue ragioni, legati alla sola operazione di mercato contestata: “Considerando che la sanzione minima per le persone fisiche consiste nell’inibizione per sei mesi, mi aspettavo certamente una richiesta più mite. A maggior ragione perché conosco l’operazione Osimhen, che è l’unica che riguarda il Napoli ed è l’unica contestata dalla Procura Federale che non proviene dall’indagine della Procura della Repubblica di Torino. Certamente, l’accusa ha calcato la mano maggiormente sulle persone fisiche piuttosto che sui club”.

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