Insulti all’arbitro dalla panchina | Maxi squalifica e stagione finita

Il calciatore rischia grosso dopo gli insulti all’arbitro, direttamente dalla panchina. Rischia uno stop pesantissimo per squalifica

Il calcio a volte supera il confine che c’è tra cattiveria agonistica e aggressività, oltre i confini leciti dallo sport.

Insulti all'arbitro dalla panchina | Maxi squalifica e stagione finita
Proteste durante Elche-Barcellona ©LaPresse

Quanto successo durante Elche-Barcellona è stato troppo e ora ci penserà la giustizia sportiva, ma l’odore di stangata è sempre più forte. Il protagonista della vicenda è una vecchia conoscenza del campionato italiano. Stiamo parlando di Javier Pastore. Il trequartista argentino ha vissuto le sue stagioni migliori con la maglia del Palermo in Serie A, prima di trasferirsi a suon di milioni al PSG. Poi tanti, troppi infortuni hanno limitato moltissimo la sua continuità sul campo, fino a non permettergli la rilevanza tecnica che tutti da lui si aspettavano. In Italia lo ricordiamo, per ultimo, con la maglia della Roma, senza lasciare il segno.

Pastore e l’insulto all’arbitro: rischia una lunga squalifica

Insulti all'arbitro dalla panchina | Maxi squalifica e stagione finita
Pastore ©LaPresse

Ora l’argentino veste la maglia dell’Elche, nella Liga spagnola, ma la sua stagione rischia di terminare prima del tempo. Ieri si è giocato un match tiratissimo contro il Barcellona finito con il risultato di 1-2. All’88esimo, però, un episodio cruciale ha rischiato di cambiare la partita, un’altra volta. L’Elche ha protestato in massa per un mancato calcio di rigore e Pastore è andato oltre nei termini, rivolgendosi con un appellativo pesante nei confronti dell’arbitro, come riporta ‘Marca’. Ora il trequartista, che era in panchina, rischia grosso, dalle quattro alle undici giornate, secondo il regolamento. E se la punizione fosse la più pesante possibile, allora la stagione si concluderebbe anzitempo per l’ex Roma.

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