Covid e caos calendari, soluzione estrema: “No alla Nations League”

Il Covid-19 rappresenta un problema di non poco conto anche per la gestione dei calendari. Una nuova soluzione viene paventata: occhio alla Nations League

Sono giorni di tamponi, contagi, nuove norme, frustrazioni e polemiche. Il Covid-19 non lascia tregua all’Italia – come al mondo intero – e neanche alla Serie A.

Covid e caos calendari, soluzione estrema: "No alla Nations League"
Inzaghi ©LaPresse

E non si pensi solo alla stretta attualità della giornata appena trascorsa o di quella sta per cominciare, ma ancor di più ai problemi a lungo termini per la gestione dei recuperi delle partite rinviate. Una questione ormai annosa e che sta mettendo in difficoltà la Lega che, non a caso, ha preso a riferimento il regolamento tutto europeo secondo cui si potrà scendere in campo con tredici calciatori con età minima 2003, compresi i Primavera. Ora arriva una nuova proposta, ma di matrice giornalistica, per evitare una vera e proprio implosione dei calendari. E ad averne la peggio sarebbero le Nazionali.

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Covid e Serie A, la ‘proposta’ di far saltare la Nations League

Covid e caos calendari, soluzione estrema: "No alla Nations League"
Mancini ©LaPresse

Sul tema torna quest’oggi Ivan Zazzaroni per il ‘Corriere dello Sport’. Nel suo editoriale, il giornalista sottolinea: “L’unico pregio della Nations League è la suddivisione in fasce di merito (ranking). I club dovrebbero investire la Federcalcio, comunicandole l’indisponibilità a liberare i calciatori tesserati per il torneo programmato dall’Uefa a giugno”. Questo permetterebbe di avere due settimane bonus da dedicare ai tornei per club. Una proposta che per ora resta sotto forma di provocazione e solo nei prossimi mesi – eventualmente – potrebbe essere presa in considerazione.

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