Sarri furioso dopo Verona-Lazio: “Non siamo una grande squadra”

Maurizio Sarri ha parlato dopo la pesante sconfitta subita dalla Lazio contro il Verona: le parole del tecnico biancoceleste

La sfida delle 15 al ‘Bentegodi’ non è andata minimamente secondo i piani di Maurizio Sarri, con i suoi giocatori che hanno subito quattro reti dagli ‘Scaligeri’. Prima di presentarsi davanti alle telecamere, però, l’allenatore biancoceleste ha tenuto la squadra negli spogliatoi oltre un’ora.

Sarri furioso dopo Verona-Lazio: "Non siamo una grande squadra"
Maurizio Sarri ©️Getty Images

Il tecnico di Bagnoli ha parlato ai microfoni di ‘Lazio Style Channel’, come riportato dal ‘Corriere dello Sport’, commentando la sconfitta della Lazio. Maurizio Sarri è incappato anche nella grande giornata di Simeone, autore dei quattro gol del Verona. Di seguito tutte le dichiarazioni dell’allenatore biancoceleste.

VERONA – ”Difficile da spiegare la sconfitta, è successo lo stesso di Bologna. Questi su e giù a livello di attivazione nervosa ed emotiva si pagano cari, soprattutto quando si arriva alla terza partita settimanale. Oggi eravamo partiti bene e ci siamo sciolti come neve al sole”

Difficoltà con le piccole – “Meglio con le big? La sensazione è questa, però poi se è vero è preoccupante. Qui oggi c’erano tre punti in palio e sono gli stessi che c’erano con l’Inter”

GRANDE SQUADRA – “Volevo vedere la reazione nei primi minuti del secondo tempo, perché alla fine il primo tempo era fatto male dalla totalità della squadra. Era difficile anche chi tirare fuori. Era solo lì, vedere il tipo di reazione e vedere come potevamo intervenire. Non è che siamo intervenuti dopo tanto, 7-8 minuti, 10 al massimo. Qui bisogna mettere in dubbio se siamo una grande squadra o no. Una grande squadra, una partita come questa, se ha la palla del 2-2 subito dopo aver subito il 2-1, non perde. Alternando i risultati in questo modo non possiamo certo pensare di essere una grande squadra”.

Difficoltà in trasferta – “Anche questo è un aspetto da considerare e non penso sia casuale. Ormai sono tre o quattro trasferte, la situazione è difficile e va valutato il tipo di approccio mentale e il carattere che mettiamo in trasferta”.

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