Attacco hacker alla Regione Lazio, Zingaretti: “Azione terroristica, ma niente trattative”

La Regione Lazio ha subito un attacco informatico da un hacker partito dall’estero: il presidente Zingaretti ammette che “la situazione è grave”

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Nicola Zingaretti (Foto Instagram)

I sistemi informatici della Regione Lazio sono stati vittima di un attacco hacker, tuttora in corso da ieri. Un’offensiva sferrata entrando attraverso il profilo di un amministratore di rete e che ha bloccato i file del Centro Elaborazione Dati. Per questo al momento sono sospese tutte le prenotazioni sul portale, a causa dell’attacco che pare arrivare dall’estero e su cui si sta ancora indagando. Come si legge su ‘TGcom’, ad ora informazioni trapelate da fonti di sicurezza assicurano che gli hacker non hanno avuto accesso alla storia sanitaria dei cittadini né c’è stato un travaso di dati sanitari anche se chi ha attaccato sarebbe entrato in possesso di alcuni dati anagrafici. Al contrario, non sarebbe invece stata toccata l’infrastruttura informatica che riguarda il bilancio e la Protezione Civile.

A tal proposito sono arrivate le parole del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: “Stiamo difendendo in queste ore la nostra comunità da questi attacchi di stampo terroristico. Il Lazio è vittima di un’offensiva criminosa, la più grave mai avvenuta sul nostro territorio nazionale. Gli attacchi sono ancora in corso. La situazione è molto seria e molto grave”. Poi sulla possibilità di un riscatto chiesto dagli hacker: “Voci totalmente infondate. È comparsa solo una pagina con un invito a contattare il presunto attaccante. In ogni caso è nostra intenzione non avviare nessuna interlocuzione con chi ha attaccato il sistema. Non tratteremo con gli interlocutori che ci stanno attaccando. Le autorità stanno lavorando alle indagini”.

La campagna vaccinale prosegue regolarmente per tutti coloro che si sono prenotati. Nei prossimi giorni verranno aperte le prenotazioni dei vaccini per ora sospese. Al momento il sistema è spento per consentire una verifica interna e per evitare il propagarsi del virus introdotto con l’attacco”, continua Zingaretti sul suo profilo social.

 

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