La partita in cui Dybala ha smesso di essere la Joya

Paulo Dybala, contratto in scadenza nel 2022, è ad un bivio della propria carriera: ci è arrivato dopo scelte sbagliate, sue e della Juventus

Comunque andrà avranno sbagliato entrambi dilapidando un talento che avrebbe potuto (e potrebbe ancora) sorridere di più incupendosi di meno. Invece da mesi, Paulo Dybala vive nell’ombra di se stesso, cercando di brillare senza sapere come fare per riuscirci. Tre gol in sedici partite, l’ultimo il 3 gennaio con l’Udinese, una serie di problemi fisici a tormentarlo, il rinnovo congelato, l’attualità che lo sbatte in prima pagina per una festa ‘abusiva’ e non per una perla che prima neppure faceva più notizia.

Serviva ben altro per parlare di Dybala, che s’era abituato, nel 2017, a giocare da fenomeno. Regalava gol fantastici e prestazioni da vero numero dieci, sapeva come esaltarsi e mai avrebbe pensato, un giorno, di rimpiangere anche una semplice partita giocata per novanta minuti senza sussulti.

Oggi, la Joya, ha smesso di gioire. Non si diverte più. I tifosi neppure ricordano quanto fosse importante, è stato sostituito nell’undici titolare, è diventato un ‘caso’ e non è stato lui a volerlo, ma c’ha messo del suo, come la Juve, per finire ai margini della sua stessa carriera.

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Dybala e McKennie ©️Getty Images

Dybala, cosa non ha funzionato

L’anno d’oro, ma anche l’apice della sua avventura alla Juve, è il 2017: la doppietta al Barcellona, il rinnovo a cifre da top (7 milioni), la dieci (meritata) sulle spalle, l’addio a Triulzi per farsi guidare dal fratello. Dybala, con merito, diventa il riferimento tecnico della Juve.

A 24 anni, dopo lo show blaugrana, si sente pronto per qualsiasi traguardo, i paragoni coi migliori si sprecano, lui si lascia cullare da stampa e tifosi. Finirà presto: Dybala segna 26 gol nella stagione successiva, poi arriva Ronaldo e qualcosa accade. La luce va condivisa, ma l’argentino finisce per perderla: dieci reti nel primo anno di CR7, sempre meno nei mesi successivi.

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La Juve ha un nuovo faro e lui, Dybala, diventa uno dei tanti, costretto a cedergli riflettori e campo. La Joya si adegua al portoghese ritrovandosi a giocare ovunque ma smettendo di farlo alla Dybala. L’ultima annata anticipa il divorzio, salvo sorprese al momento non previste: poche partite, rari sussulti, troppi infortuni, appena tre gol e l’ultima festa – con tanto di scuse – come episodio simbolo di un declino che in pochi avevano annunciato.

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Agnelli, Cherubini e Paratici ©️ Getty Images

Dove ha sbagliato la Juventus

Ma Dybala ha appena 27 anni, molti alla sua età non sono neppure esplosi, ci sarà tempo per ricaricarsi e ricominciare, magari altrove. L’Inter lo cercava in estate e tante altre società sono alla porta approfittando dell’eventuale occasione. La Juve poteva cederlo, in questi mesi, e non l’ha fatto.

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Ora rischia di svenderlo o, addirittura, di perderlo a zero, senza rinnovo e addio in estate. Ha temporeggiato per il prolungamento e ora si ritrova con la scadenza ad un passo (giugno 2022). Bisognerà sedersi attorno a un tavolo, molto presto, e ragionare a mente lucida. Per il bene di tutti.

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