Parma-Inter, Conte avverte i suoi: “Non regalo niente a nessuno. Sanchez, quanta pazienza!”

Antonio Conte ha commentato la vittoria con il Parma che proietta l’Inter a +6 sul Milan

Missione compiuta per l’Inter, che approfitta dello scivolone del Milan a San Siro con l’Udinese e piazza l’allungo sui rossoneri, ora a -6. La squadra di Conte vince 2-1 in casa del Parma grazie a una doppietta di Alexis Sanchez. Ai microfoni di ‘Sky Sport’, il tecnico salentino commenta il match del ‘Tardini’: “Non è stata una partita sporca, ma giocata da entrambe le squadre. Abbiamo avuto tante occasioni, ma faccio i complimenti al Parma che ci ha sempre messo in difficoltà. Cercavano di tirarci fuori per spezzarci in due con dei palloni lunghi su Kucka, prendendo la seconda palla. Auguro il meglio al Parma perché mi lega un’amicizia a D’Aversa, ha tutte le carte per salvarsi e mi stupisce che siano lì. Per questo ho detto che Genoa e Parma erano degli esami di maturità, tutte le partite vanno giocate”.

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Conte continua molto soddisfatto nel commento: “Quando c’è da tirare fuori le unghie e i denti stiamo migliorando, abbiamo concesso quel gol sul 2-0 ed è inevitabile che ti venga apprensione, loro sono molto strutturati ma Handanovic non ha fatto grandi interventi. Schiaffone ad Hakimi? No, ho preso la testa, è stato bravissimo a recuperare in quella situazione. Stanno mostrando grande applicazione e stanno aumentando la resilienza, bene così”.

Pagelle e tabellino Parma-Inter © Getty Images

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Parma-Inter, Conte: “Sono democratico. Sanchez, che pazienza…”

Sui miglioramenti di tanti giocatori: “Credo di essere un allenatore democratico, non regalo niente a nessuno e aspetto anche fino a un certo punto. Loro sanno benissimo che abbiamo un’dea, c’è una squadra e il singolo viene dopo e viene esaltato dalla squadra. Se vogliono andare d’accordo con me devono fare questo, si ragiona con il noi e non con l’io. Hakimi faceva la fase offensiva all’inizio e si dimenticava quella difensiva, ha scaldato anche alcune volte il posto in panchina, però ora sta meritando e non dimentichiamo che Darmian col Genoa ha giocato ed è stato tra i migliori”.

Su Sanchez: “Bravo lui a lavorare, bravi noi ad avere tanta pazienza nel farlo lavorare. Sa benissimo che solo il lavoro lo ha riportato a certi livelli, davanti a Lautaro e con Lukaku. E anche loro due sanno che c’è lui, non dimentichiamo che per un anno e mezzo siamo andati avanti con Lautaro e Lukaku, lo scorso anno avevamo Esposito che ora è in Serie B al Venezia. Ora abbiamo Pinamonti, che per me ha un buonissimo prospetto per diventare forte, gli sta servendo tantissimo stare con noi, ha tanta strada da fare ma sono covinto che abbia  potenzialità per crescere. Deve utilizzare quest’anno perché poi vedrà che sarà molto più forte rispetto al passato”.

Più Sanchez o Lautaro per l’Atalanta? “Meglio avere queste scelte, bisogna anche guardare tutto. Io non ho mai avuto la preoccupazione di poter scegliere, sono sempre stato obbligato a non scegliere e a farmi il segno della croce. Ora sono più tranquillo, sono tutti coinvolti, vedi anche Darmian che ha anche fatto gol, c’è un coinvolgimento totale. Sanno che io sono democratico”.

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Sanchez e Lukaku © Getty Images

Sul recupera palla alto in occasione del gol: “Sanno che quando perdiamo palla devono cercare di riprenderla entro 5-6 secondi, se la squadra avversaria è brava a eludere la pressione ci tocca riabbassarci. Ora riusciamo a scegliere una zona di campo di attesa per partire con la pressione, anche alta se decidiamo di andare così. Sanno riconoscere anche alcune situazioni ora, mentre prima partivamo in un modo e finivamo nello stesso. L’intenzione di aggredire per recuperare la palla c’è sempre, loro aspettavano che noi andassimo alti per spaccarci in due, cercando lo spazio per attaccare sui palloni giocati su Kucka che è bravo di testa. Quando si parla di zone di pressing si valuta anche la squadra avversaria per capire dove possono farci male”:

Fuga scudetto? “Noi siamo in un buonissima classifica, rispetto all’anno scorso siamo davanti a tutti, c’è stato un miglioramento importante ma sappiamo che mancano 13 partite. ll campionato italiano è una battaglia, si possono lasciare punti contro tutti e non dobbiamo mai sottovaultare. Abbiamo 13 finali, ce le vogliamo giocar econ utti facneod il nostro meglio. Se sarà arrivare primi saremo veramente orgogliosi perché in poco tempo abbiamo fatto passi avanti incredibili”.

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