Champions League: La Juve spera, l’Atalanta sogna, la Lazio aspetta il miracolo

Tre partite e tre sconfitte nell’andata degli Ottavi di Finale di Champions League: una sentenza senza appello, anche se con qualche alibi, per le italiane ancora in corsa nella competizione europea più prestigiosa.

Se già alla vigilia per Lazio e Atalanta si era parlato di impresa, quella che forse ha deluso più di tutte è stata la Juventus: i bianconeri, che per altro avevano sulla carta l’impegno più “semplice”, hanno completamente fallito l’approccio alla partita, subendo il gioco avversario per lunghi tratti della partita, dimostrando una cronica incapacità nel reagire alle difficoltà e nell’imporre la propria filosofia e forza. Un motivo ricorrente della Juve di quest’anno, ma anche un segnale preoccupante in vista del ritorno, perché il Porto ha dimostrato di essere squadra decisamente organizzata, capace di chiudere bene tutti gli spazi e fare molto male in contropiede

Qualora ce ne fosse ancora bisogno, un monito per i ragazzi di Pirlo, che anche a Verona sono parsi slegati e poco cattivi, oltre che poco reattivi. L’alibi di una rosa corta, causa troppi e concomitanti infortuni, può reggere fino a un certo punto, ma comunque non potrà scendere in campo martedì 9 marzo, quando all’Allianz Stadium CR7 e compagni cercheranno di ribaltare la sconfitta dell’andata. Diciamo che il gol di Chiesa ha di molto semplificato il compito dei bianconeri: non servirà la grande “Remuntada” ammirata due stagioni fa contro l’Atletico Madrid, perché in realtà basterebbe soltanto un gol per passare il turno e accedere ai Quarti di Finale. Ma è quel “soltanto” che non deve trarre in inganno, perché l’esperienza dello scorso anno contro il Lione dovrebbe aver insegnato qualcosa. Ciò che sulla carta sembra alla portata, non sempre lo è.

Eppure, i pronostici Champions League su Wincomparator lasciano poco spazio all’immaginazione: il passaggio del turno della Juventus, nonostante la sconfitta contro il Porto nella gara di andata, sembra essere ancora pendere in favore dei bianconeri. Insomma, sono pochi i dubbi a riguardo per gli esperti del settore, anche se ora la Juve è chiamata a non tradire le aspettative, soprattutto dei proprio tifosi. Perché con lo Scudetto avviato in direzione di Milano sponda nerazzurra, fare un buon percorso in Champions League diventa un obbligo. Ma anche una richiesta specifica della società, che ne ha bisogno a livello di immagine, ma anche economico.

Non ne fa una questione di soldi, invece, l’Atalanta di Gasperini: vincere a Madrid sarebbe un’ulteriore certificazione dello status dei nerazzurri, da Cenerentola a realtà compiuta della Champions League. D’altronde, l’anno scorso i bergamaschi sono andati a un minuto dall’impresa di eliminare il Paris Saint-Germain dei marziani dai Quarti di Finale della scorsa competizione. E la sfrontatezza del gruppo nerazzurro si evince anche dalle parole del tecnico a fine gare: “Dispiace per il gol subito nel finale, ma cambia poco: anche con lo 0-0 saremmo dovuti andare a Madrid per vincere. Ci proveremo comunque e secondo me abbiamo le nostre possibilità”.

Coraggio e maturità, più che incoscienza. Dalla parte dei nerazzurri anche un po’ di sana voglia di rivalsa per il ritorno di martedì 16 marzo, dopo l’arbitraggio quanto meno indulgente nei confronti del Real e decisamente rigoroso nei confronti dell’Atalanta nella gara di andata. Una volta la chiamavano “sudditanza psicologica”, il Presidente Percassi dopo la partita l’ha definita “soggezione”, ma il concetto non cambia. La speranza, è quella di poter contare su un giudice imparziale, avendo così la possibilità di giocarsela alla pari.

Cosa che, invece, non è accaduta all’Atleti Azzurri d’Italia. Le quote dei bookmakers, comunque, sono quanto meno “possibiliste” nei confronti dei nerazzurri: neanche a dirlo il Real Madrid è favorito, ma l’1 risultato finale è dato a 2 (non una quota “popolare”), mentre la vittoria dell’Atalanta è a 3.65 (alta, ma non troppo). Ricordate quanto è quotato il 2 del Porto all’Allianz Stadium? Ve lo rammentiamo noi, a 6.75. E già questo dà la dimensione della considerazione di cui gode l’Atalanta. Insomma, impresa sì, ma non impossibile per Gasp e i suoi ragazzi.

Discorso decisamente diverso per la Lazio, gravata dall’1-4 dell’andata che lascia davvero poco spazio ai sogni. Per Simone Inzaghi e i suoi uomini è più una questione d’onore: vietato ripetere gli errori dell’andata e obbligo morale di uscire dall’Allianz Arena di Monaco con dignità e consapevolezza di potersi misurare con il grande calcio europeo. Inutile sperare, però, in un Bayern distratto, perché i tedeschi non approcciano mai con superficialità una partita, nemmeno quando la qualificazione è praticamente una formalità. Ne sono convinti anche i bookmakers, che offrono la vittoria dei padroni di casa a 1.35, mentre quella della Lazio è data addirittura a 7.75. Insomma, più che un’impresa, alla Lazio mercoledì 17 marzo servirebbe un miracolo. Sportivo, s’intende.

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