PAGELLE E TABELLINO DI GRANADA-NAPOLI: Kenedy devastante, Insigne irritante

I voti e il tabellino di Granada-Napoli, partita valida per i sedicesimi di finale di Europa League: partita terribile degli azzurri di Gattuso

Male male male. Il Napoli finisce asfaltato dal Granada che gioca 45 minuti da grande squadra complici anche le praterie lasciate dagli avversari. In casa azzurra si salvano – si fa per dire – solo Fabiàn e Zielinski, ma alcuni dei singoli sono davvero imbarazzanti. Su tutti: Lobotka a centrocampo, Rrahmani in difesa, Insigne e Osimhen in attacco. Risultato pesante che va ribaltato al ‘Maradona’, ma se questo è lo spirito sarà davvero dura.

Le pagelle del Granada: Kenedy, che sprint!

Kenedy attaccante Granada
Kenedy © Getty Images

Silva 6 – Nel mirino di diverse squadre europee, fra cui anche l’Inter, stasera non ha molte occasioni di sporcarsi i guantoni. E tutto sommato gli va benissimo così.

Foulquier 7 – Un cavallone che si sovrappone spesso e volentieri, arriva sul fondo e crea sempre superiorità numerica. Tra lui e Kenedy nel primo tempo Mario Rui vede i sorci verdi.

Duarte 6,5 – Ha avuto anche la soddisfazione di esordire nella Nazionale portoghese, un bel premio per un classe ’95 che sta crescendo tanto e lo dimostra anche in questa gara. Per carità, avversari tutt’altro che irresistibili, ma lui fa la sua figura.

Vallejo 6,5 – Ottimi 20 minuti per questo ’97 della cantera del Real Madrid, che tiene bene Osimhen finché non ha un problema fisico ed è costretto a uscire. Dal 22′ Sanchez 6,5 – Dalla sua parte il Napoli ha qualche opportunità in più, ma comunque tiene botta. La vecchia guardia che ancora combatte, quando serve.

Neva 6,5 – Rispetto a Foulquier spinge meno e in fase difensiva non è esattamente un drago, però prima Politano poi Elmas gli fanno portare a casa la pagnotta. Dal 28′ st Diaz sv

Montoro 7 – Guida e non solo per la fascia al braccio, è anche uno dei leader tecnici di una squadra che in mezzo al campo coniuga bene qualità e quantità. Si abbassa a recuperar palla, va in pressione, rompe il gioco. Un centrocampista universale preziosissimo per i suoi.

Gonalons 6,5 – Anche lui, come Machis, è passato per l’Italia un po’ come una meteora. Qui in Spagna ha trovato la sua dimensione, non eccelle nei fondamentali ma dà sempre una grossa mano in mezzo al campo. Dal 28′ st Brice sv

Herrera 7 – Il gol è soltanto la ciliegina sulla torta di una prestazione sontuosa, a dare manforte all’attacco ma anche a fare tanta legna a centrocampo. Un gran bel prospetto, da tenere sicuramente d’occhio.

Kenedy 7,5 – Nel primo tempo è letteralmente imprendibile, ma molto dipende anche dalla leggerezza nelle chiusure dei partenopei che non lo prendono mai. Ispira il primo e trova il secondo con una gran percussione, sembra avere le ali ai piedi. Poi si risparmia un po’, ma il suo lo fa. Dal 24′ st Soro sv

Molina 6 – Non è esattamente un funambolo, ma la sua presenza lì davanti in mezzo ai due trottolini sudamericani dà una grossa mano a tutto il reparto. L’unica vera conclusione è una svirgolata anche un po’ comica, ma la prestazione è di tutto rispetto.

Machis 7 – Era fra i più temuti, questo trottolino venezuelano passato di sfuggita anche per i cieli di Udine. Ce n’era motivo: pericoloso quando parte palla al piede, mette firma e controfirma sul 2-0 apparecchiando la tavola per Kenedy. Ottima gara. Dal 24′ st Puertas sv

All. Diego Martinez 7 – Va detto che stasera il Napoli gli stende il tappeto rosso, ma alla sua squadra vanno fatti i complimenti per un primo tempo di altissimo profilo seguito da una ripresa in cui tirano un po’ i remi in barca.

 

Le pagelle del Napoli: Osimhen, dove sei?

Osimhen attaccante Napoli
Victor Osimhen © Getty Images

Meret 5 – Il primo gol lo prende sul suo palo, benché Herrera sia completamente solo. Sul secondo scende in ritardo e il pallone gli passa sotto al braccio. Insomma, cento passi indietro rispetto alla gran gara con la Juve.

Di Lorenzo 5 – Quando spinge non punge mai, in fase difensiva è colpevole in più di un’occasione. Il vantaggio spagnolo non è tutto responsabilità sua ma di certo è il più coinvolto.

Rrahmani 4,5 – Sul primo non scala a chiudere sull’attaccante, lasciando Di Lorenzo a marcare due avversari; sul secondo aspetta troppo prima di andare a chiudere Kenedy e viene travolto dall’accelerazione dell’avversario. Un disastro.

Maksimovic 5 – In evidente imbarazzo negli uno contro uno in velocità, idem quando deve impostare palla al piede, fa specie anche la mancanza di intesa con i compagni di reparto. Senza Koulibaly dovrebbe essere lui a guidare, ma stasera sembra non avere neppure la patente.

Mario Rui 5 – Kenedy ne fa polpette, lui si limita a guardare e anche le sovrapposizioni con Insigne sono sempre meno efficaci. A volte sembra quasi ci faccia un favore a giocare.

Elmas 4,5 – Scelte sbagliate in disimpegno e in conclusione, sbaglia diversi passaggi anche elementari e anche spostarlo sulla prima linea non è che cambi molto la sua situazione. Irritante.

Lobotka 4,5 – In evidente sovrappeso, in debito di ossigeno, tremendo sia nell’impostazione che quando deve rincorrere gli avversari. Ormai è più di un anno che è a Napoli e resta un mistero come Giuntoli abbia potuto spendere quasi 25 milioni per acquistarlo. Dal 17′ st Bakayoko 5,5 – Alti e bassi, qualche verticalizzazione interessante ma anche qualche passaggio sbagliato. Niente di trascendentale, sia chiaro.

Fabian 6 – Nel primo tempo è forse il migliore (un parolone) in casa Napoli, anche nella ripresa qualche buona accelerazione serve per gli sporadici cambi di passo che tenta la sua squadra. Se c’è uno da salvare stasera è proprio lui.

Politano 5 – In verità è fra i meno peggio dei suoi nella prima frazione: almeno prova a cercare lo spiraglio per colpire, pur non trovandolo. Esce alla ricerca di un cambio modulo. Dal 1′ st Zielinski 6 – La sua presenza dà sicuramente un po’ di brio alla manovra azzurra e questo gli vale quantomeno la sufficienza, ma anche la sua prestazione non è proprio da Pallone d’Oro.

Osimhen 4,5 – Un pesce fuor d’acqua, non la becca neanche per sbaglio e quando sembra gli si stia avvicinando quasi si scansa. Ok la giovane età, ok i tanti problemi avuti finora, ma è pur sempre un calciatore che vale oltre 50 milioni. Non lo sta dimostrando neppure lontanamente.

Insigne 4,5 – Stasera anche il capitano affonda insieme alla sua nave, anzi è fra i primi a toccare il fondo e neppure riesce mai a risalire. Zampetta per il campo senza alcuna pericolosità, anche le conclusioni sono da dimenticare. Come tutta la partita di stasera.

All. Gattuso 4,5 – Già dalla Coppa Italia è uscito quasi di proposito dopo 180 minuti che definire rinunciatari sarebbe un eufemismo e anche in Europa la situazione sembra non cambiare di una virgola. Un Napoli mai sceso in campo, che ha qualche sussulto d’orgoglio nella ripresa ma non si avvicina neppure alla rete. Peccato: l’Europa League di quest’anno non è per niente proibitiva e un buon cammino avrebbe potuto dare sale a una stagione che finora non è che abbia regalato grandi emozioni.

Arbitro Karasev 6 – Forse un giorno ci spiegherà l’ammonizione a Di Lorenzo, che probabilmente lì non fa neppure fallo. Nel complesso comunque una partita gestita senza grossi problemi.

Tabellino Granada-Napoli 2-0 (primo tempo 2-0)

GRANADA (4-3-3): Silva; Foulquier, Duarte, Vallejo (22′ Sanchez), Neva (28′ st Victor Diaz); Montoro, Gonalons (28′ st Brice), Herrera: Machis (24′ st Puertas), Molina, Kenedy (24′ st Soro). All. Martinez

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Maksimovic, Mario Rui; Elmas, Lobotka (17′ st Bakayoko), Fabian; Politano (1′ st Zielinski), Osimhen, Insigne. All. Gattuso

MARCATORI: 19′ Herrera (G), 21′ Kenedy (G)
AMMONITI: Elmas (N), Di Lorenzo (N), Foulquier (G), Silva (G), Insigne (N), Zielinski (N), Diaz (G), Brice (G), Montoro (G)

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