Calciomercato, retroscena Haaland: “La Juventus lo voleva per l’Under 23”

Un retroscena sulla trattativa tra la Juventus e Raiola per Haaland: i bianconeri volevano il norvegese per l’Under 21

La Juventus deve rialzarsi dopo il doppio ko con Napoli e Porto. I bianconeri nel doppio confronto ravvicinato hanno mostrato tutti i loro limiti e Maurizio Pistocchi, intervenuto a ‘Radio Punto Nuovo’, ha detto la sua sulla prestazione della squadra di Pirlo: “E’ da molto che non vediamo una Juventus così brutta in Europa. A me sembra che la rosa sia molto ampia e ci sono molte alternative. E’ normale che se ti mancano giocatori importanti diventa difficile, ma ieri non mi è piaciuta l’idea di calcio. Pirlo è tornato a fare un calcio tipico della storia della Juventus, più difensivo. Ha fatto delle vittorie, andato in finale di coppa Italia ma con quel calcio non vai avanti in Europa. Ho visto molta improvvisazione”.

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Ma non c’è soltanto il campo nelle dichiarazioni di Maurizio Pistocchi. Il giornalista ha anche svelato un retroscena sull’arrivo di Kulusevski in bianconero e sulla trattativa che poteva portare Haaland a Torino. Se lo svedese è definito “l’oggetto misterioso della Juventus”, per il norvegese la dirigenza juventina ha preso una ‘cantonata’: “So che Raiola aveva proposto Haaland alla Juve, che aveva risposto che lo avrebbe fatto giocare nell’under 23 perché non lo riteneva pronto. Ora è al Borussia Dortmund e stiamo vedendo. Chi ha fatto questa scelta? L’area tecnica”. Per seguire e interagire in DIRETTA sulle ultime di Calciomercato ISCRIVITI al canale YouTube

Cristiano Ronaldo
Ronaldo © Getty Images

Pistocchi: “Con Sarri la Juventus non è stata una grande società”

C’è spazio anche per Ronaldo, definito un “giocatore bravissimo”: “Bisogna però costruire la squadra su di lui. Ti condiziona molto e Pirlo ieri non ha tenuto in considerazione questo”. Infine, passaggio su Maurizio Sarri, giudicato “l’allenatore più bravo degli ultimi anni” e con il quale la Juventus – secondo Pistocchi – ha avuto troppa fretta: “Se tu non hai gli attributi di dire ‘questo è l’allenatore e resta anche l’anno prossimo chi non lo vuole va via’, non sei una grande società”.

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