Calciomercato Sampdoria, riscatto Keita | Il punto

Sampdoria, Keita al lavoro: punta a convincere la società per il riscatto a suon di buone prestazioni

E’ stato il fiore all’occhiello del mercato estivo della Sampdoria. Claudio Ranieri ne ha più volte esaltato le caratteristiche ed ora, dopo alcuni problemi fisici, Keita Balde sembra essere tornato in piena forma e a piena disposizione del tecnico romano. Arrivato dal Monaco in prestito oneroso con diritto di riscatto, l’attaccante nato in Spagna ma nazionale senegalese, proverà, a suon di buone prestazioni, a convincere la proprietà blucerchiata ad esercitare il riscatto. Per seguire e interagire in DIRETTA sulle ultime di Calciomercato ISCRIVITI al canale YOUTUBE!

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Calciomercato Sampdoria, il piano per il riscatto di Keita

Un’operazione non semplice soprattutto per le cifre dell’affare. Il prestito oneroso pagato dalla società ligure è di 2,5 milioni di euro, mentre ne serviranno 10 per acquistare l’intero cartellino. Per convincere la Sampdoria e il presidente Ferrero però, sottolinea il ‘Secolo XIX’, ci vorranno buone prestazioni condite da gol e assist. Altro aspetto che complica l’affare è l’alto ingaggio del giocatore, 4 milioni di euro a stagione, la gran parte del quale è attualmente pagato dal Monaco. Anche questo infatti è un aspetto che ha favorito la trattativa nella sessione di mercato estiva. Indubbio che la Samp voglia provare a trattenerlo, ma la speranza è che i costi d’acquisto si possano ridurre.

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Sampdoria (Getty Images)

L’ex Lazio ha firmato con i blucerchiati un contratto valido sino al 30 giugno 2025, ma l’accordo non prevede l’obbligo di riscatto. Inoltre il ricco stipendio del giocatore, come detto, complica i piani. Come riporta il quotidiano genovese, se Keita vorrà restare alla Sampdoria (al momento questa sembra essere la sua volontà), dovrà essere bravo, oltre che a convincere la società con prestazioni importanti, anche ad abbassare le proprie pretese e ridursi lo stipendio, visto che le cifre attualmente percepite con il club del Principato risultano essere davvero troppo esose per la società ligure. Fondamentali quindi saranno i prossimi mesi per capire come potrà evolversi la situazione.

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