Napoli-Spezia, Insigne non si dà pace: “Dovevo trascinare la squadra. Così sto male…”

Serataccia per il Napoli di Gattuso e Insigne, particolarmente amareggiato nel postpartita: ecco le parole del capitano azzurro

Il Napoli cade in casa contro lo Spezia. Grande rammarico per gli azzurri, che giocano bene e creano tantissime occasioni ma senza riuscire a capitalizzarle al meglio. Nel postpartita Lorenzo Insigne si presenta decisamente abbacchiato – così come il suo allenatore Gattuso – davanti alle telecamere di ‘Dazn’: “E’ mancata cattiveria sotto porta, anche io potevo fare di più e dispiace. Dovrei essere io a trascinare i miei compagni, oggi non ci sono riuscito e mi dispiace. Se la cattiveria si allena? Ci si allena a non buttarsi giù, dopo una prestazione così può succedere che ci si abbatta e non ci si rialzi. Dobbiamo guardare avanti, tra 3 giorni giochiamo a Udine e dobbiamo essere pronti”.

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Insigne continua il mea culpa: “Io la cattiveria ce l’ho, ma oggi sono dispiaciuto perché potevo fare di più. Se avessi segnato avrei dato una mano alla squadra, quando non ci riesco sto male. Il mister e i compagni si aspettano tanto da me, ho giocato bene ma sono dispiaciuto. Non riesco a pensare alla prestazione, ma solo al risultato. Potevamo stare fino a domani, la palla non sarebbe entrata. Dobbiamo rialzare la testa subito. Cosa ci ha detto Gattuso? Il mister ci sprona e ci carica, non è contento per il risultato come tutti, ma ci ha caricati e dobbiamo stare uniti”.

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