CMIT TV – Ricci: “Dedichiamo il titolo di capocannoniere a Paolo Rossi”

Arrivano le parole di Dario Ricci, il giornalista che ha proposto di intitolare il trofeo del capocannoniere a Paolo Rossi

Dario Ricci, giornalista di ‘Radio 24‘ ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva a CMIT TV. Il giornalista si è soffermato soprattutto sull’iniziativa di intitolare a Paolo Rossi il trofeo di capocannoniere della Serie A. Di seguito, le sue dichiarazioni: “L’iniziativa è semplice, l’idea è quella di dedicare da quest’anno in poi il trofeo del capocannoniere a Paolo Rossi. E’ semplice, ma efficace. Da oggi in poi chiunque vincerà quel trofeo ‘solleverà Paolo Rossi’. Numericamente non è certamente tra i maggiori goleador del nostro campionato. Ma Paolo Rossi è stato capocannoniere in Serie B, A, Coppa dei Campioni, Mondiale. Ed è l’unico ad aver vinto il Pallone d’Oro“.

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Paolo Rossi, l’iniziativa di Ricci illustrata a CMIT TV

Prosegue poi Ricci sul ricordo di Paolo Rossi: “Non è stato un attaccante italiano, ma un italiano attaccante. Il fisico medio e un nome comune, una carriera fatta di discese e di risalite. Come se fossi il ‘Pichichi’ italiano. In tanti stanno sostenendo questa proposta. Alcuni giustamente sottolineano cosa succederà, come celebreremo i vari Pippo Inzaghi, Gigi Riva e aggiungerei Carolina Morace. La memoria va aperta e condivisa, e su quest’emozione dobbiamo fare queste scelte. Pensate che bello quando i bambini chiederanno chi era Paolo Rossi ai propri genitori. Spero possa essere accolta, come anche altre per ricordare tanti altri campioni”.

Paolo Rossi (Getty Images)

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L’iniziativa è stata anche sostenuta da altri campioni, come confermato dallo stesso Ricci: “Innanzitutto devo ringraziare voi di CMIT TV e Radio 24 per aver sposato quest’iniziativa. Anche altri goleador del nostro campionato hanno sposato quest’iniziativa come Boninsegna, Giordano, Hubner e tanti altri. Quest’endorsement è molto bello, è arrivato anche il sostegno del presidente Gravina“. Tuttavia, tocca alla Lega Serie A: “La palla passa alla Lega Calcio, che è sostanzialmente l’organizzatrice del campionato, spero che sull’onda di questo sentimento puro e semplice, ma carico di amore e voglia possa arrivare un consenso per far sì che la richiesta diventi realtà. Quando ha vinto Paolo Rossi -prosegue Ricci- sono stato campione del mondo anch’io, anche se avevo i piedi quadrati. Da giornalista ho avuto la fortuna di intervistarlo, ho trovato una persona genuina e pura che forse contrastava quell’istinto killer d’area di rigore come Gerd Muller”.

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Il giornalista di ‘Radio 24‘ ha tenuto a precisare che l’iniziativa non è dovuta a un fattore nostalgico: “Devo dire che l’iniziativa che anche voi supportate non è ammantata di nostalgia per quel calcio. Spesso noi confondiamo la nostalgia per la nostra giovinezza, era un calcio diverso ma nessuno oggi vedrebbe più 90′ minuto come prodotto televisivo e faremmo fatica a identificarci del gioco in quegli anni“. Poi il confronto col calcio italiano attuale: “Prima era più ricco di stelle, oggi ci sono Ibrahimovic, Ronaldo ma sono nella terza parte della carriera. Prima c’erano i vari Platini, Zico, Maradona. Era come un campionato del mondo. C’era la possibilità di rubare qualche confidenza con il giocatore o comunque condividere momenti di quotidianità, che oggi non è più permesso“. Ha concluso Ricci a CMIT TV.

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