Coronavirus, GIMBE: “Primi segnali di rallentamento, ma serve grande prudenza”

Il monitoraggio aggiornato della Fondazione GIMBE di Nino Cartabellotta: arriva qualche segnale di rallentamento, ma cresce, molto, il numero dei decessi

Nuovo monitoraggio settimanale della Fondazione GIMBE di Nino Cartabellotta che nel suo comunicato spiega:

Il monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE conferma nella settimana 11-17 novembre, rispetto alla precedente, una stabilizzazione nell’incremento del trend dei nuovi casi (242.609 vs 235.634), a fronte di una lieve riduzione dei casi testati (854.626 vs 872.026) e di un lieve aumento del rapporto positivi/casi testati (28,4% vs 27%). Crescono del 24,4% i casi attualmente positivi (733.810 vs 590.110) e, sul fronte degli ospedali, si registra un ulteriore incremento dei pazienti ricoverati con sintomi (33.074 vs 28.633) e in terapia intensiva (3.612 vs 2.971); aumentano del 41,7% i decessi (4.134 vs 2.918). In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:

  • Decessi: 4.134 (+41,7%)
  • Terapia intensiva: +641 (+21,6%)
  • Ricoverati con sintomi: +4.441 (+15,5%)
  • Nuovi casi: 242.609 (+24,4%)
  • Casi attualmente positivi: +143.700 (+24,4%)
  • Casi testati -17.400 (-2%)
  • Tamponi totali: +45.051 (+3,1%)
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Coronavirus @ Getty Images

Chiosa anche su possibili aperture per il periodo natalizio con un forte invito alla prudenza generale: Ipotizzare un allentamento delle misure con l’obiettivo di salvare il Natale rischia di avere un prezzo altissimo, anche in termini di vite umane”.

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