Polonia-Italia, Mancini: “Se starà bene giocherà Chiellini. A nessuno piace la panchina”

Alla vigilia di Polonia-Italia ha parlato il tecnico degli azzurri Roberto Mancini. Ecco le parole del commissario tecnico che ha svelato anche alcuni dettagli di formazione 

Domani sera alle alle ore 20:45 allo “Stadio Energa Gdańsk” l’Italia di Roberto Mancini farà visita alla Polonia in una gara valida per la Nations League. Alla vigilia ha parlato in conferenza lo stesso commissario tecnico partendo dai dubbi di formazione ed in particolare dalle condizioni di Chiellini: “Dobbiamo valutare la situazione con Giorgio, lo faremo tra stasera e domattina. Se starà bene, giocherà lui, sennò sarà in campo mercoledì contro l’Olanda. Kean? Sta abbastanza bene, gli abbiamo fatto fare 20 minuti mercoledì contro la Moldova. Fisicamente c’è, vedremo”. Sulla squadra: “Speravo che partita dopo partita la squadra migliorasse e così è stato. Molto bravi i ragazzi: il merito è loro, sono stati rapidi ad apprendere”. Tutte le news di calciomercato e non solo: CLICCA QUI!

LEWANDOWSKI – “Credo che sia uno dei migliori attaccanti al mondo e che lo sia da parecchi anni. È un dispiacere non averlo visto giocare in Italia. È fondamentale per la Polonia, che però è formata da altri giocatori molto bravi. Non è vero che soffriamo i grandi giocatori, penso che campioni come Dzeko e Lewandowski mettano in difficoltà tutti. L’Italia ha sempre avuto i migliori difensori al mondo e li ha anche oggi. Ciò non toglie che come squadra possiamo migliorare molto”.

Mancini si è quindi soffermato sulle difficoltà presunte di Immobile in Nazionale e sull’attacco in generale: “Ciro tutte le volte che ha giocato con noi ha sempre fatto bene. Se noi giocassimo 38 partite di seguito, segnerebbe 25 gol, purtroppo ci ritroviamo una volta ogni tanto e diventa più difficile. Siamo felici di avere Immobile, Belotti, Caputo, attaccanti molto bravi. Immobile, Belotti, Kean: tutti vogliono giocare, a nessuno piace stare in panchina. Noi sviluppiamo un determinato sistema di gioco, che fin qui ci ha regalato soddisfazioni, e qualcuno purtroppo deve soffrire”.

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