Lione, Aulas attacca: “Dalla Juventus pressioni sull’arbitro, è stato terribile”

Il presidente del Lione Jean-Michel Aulas torna sulla qualificazione ai quarti di Champions ottenuta ai danni della Juventus e alla condotta con l’arbitro Zwayer

Se da una parte il match di venerdì sera all’Allianz Stadium brucia ancora in casa Juventus e ha portato al cambio di allenatore, dall’altra il Lione ha festeggiato un traguardo storico. Per l’allenatore Rudi Garcia, così come per il presidente Jean-Michel Aulas. Il vulcanico patron dell’OL è tornato sulla sfida Champions a ‘Le Progres’: “Al fischio finale mi sono sentito orgoglioso per il mio club. Mi sono divertito, ho vissuto tante serate così ma quella è stata speciale”. E poi l’attacco alla Juve: “È una grande squadra. Ma da bordo campo hanno messo un’incredibile pressione sull’arbitro. È stato terribile. Sembrava che non potessero assolutamente perdere. Però l’arbitro è stato molto bravo, è riuscito a tenere a bada la loro panchina. Erano furiosi, ci chiedevamo come poterne uscire”.

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Jean-Michael Aulas (@ Getty Images)

Lione, Aulas dopo la Juventus: “Messaggi da dirigenti e politici. Tre mesi fa avrei firmato!”

Aulas non le manda a dire e continua a sognare: “Dobbiamo sempre volere di più, siamo uniti e abbiamo un bel gruppo. Giochiamo ai quarti contro il City, non abbiamo rubato niente. Aver eliminato la Juve è da altissimo livello. Tre mesi fa avrei firmato per una serata così, abbiamo passato un anno da schifo, troppi infortuni, la fine del campionato con 30 punti da assegnare. Uno scandalo. Quando c’è così tanto in gioco, non hai il diritto di fermare un campionato quando gli altri invece non si fermano. È una profonda ingiustizia e non la perdonerò. Lo stop ci è costato 100 milioni più 80 per la mancata qualificazione in Champions”. Non avendo conquistato l’Europa in campionato, per il Lione l’unica strada è vincere il trofeo: “Siamo molto arrabbiati. È rimasta una possibilità su un milione, quindi dobbiamo giocarcela. Dopo Torino non sono più stato solo, mi hanno mandato tantissimi messaggi per congratularsi con me, anche da ministri e vertici del calcio francese”.

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