Coronavirus, attacco diretto: “Più Rakitic e meno Spadafora”

Giuseppe Cruciani non le ha di certo mandate a dire intervenendo a gamba tesa sulla questione

CORONAVIRUS RAKITIC CRUCIANI SPADAFORA / L'emergenza Coronavirus ha paralizzato il mondo del calcio in Italia e non solo con tutto ciò che ne consegue anche dal punto di vista economico. Mentre i vertici italiani provano a capire quando, come e soprattutto se far ripartire il movimento, non mancano le polemiche intorno al ruolo dei calciatori nello stessi sistema. In tal senso le parole di questa mattina di Ivan Rakitic hanno smosso le coscenze di molti. Tra questi anche Giuseppe Cruciani che con un videomessaggio a 'Sportmediaset' ha attaccato in modo piuttosto diretto il governo e il ministro Spadafora: “Ce l'ho con i vertici della politica italiano, con il governo. Hanno criminalizzato lo sport. Il campionato di calcio, qualcuno non vuole che riparta. Bisognerebbe ascoltare le parole di uno dei migliori giocatori in Europa, il centrocampista del Barcellona, Ivan Rakitic, che oggi ha detto di essre pronto al contagio pur di tornare a giocare al pallone. Ha detto anche che i giocatori non sono così diversi da un lavoratore qualsiasi, i dipendenti di un supermercato. Si cambiano negli spogliatoi come fanno esattamente i dipendenti. Offrono un servizio e sono un fattore fondamentale dell'economia. Più Rakitic e meno Spadafora“. 

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Lo stesso ministro Spadafora questa mattina aveva alzato nuovamente la voce in merito alla questione sottolineando: “Stop polemiche. Accordo o il Governo chiude il calcio”. Un tira e molla che per il momento continua a non trovare una soluzione definitiva. 

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