Emergenza Coronavirus, studio GIMBE: le date per la ‘Fase 2’

Il presidente Cartabellotta: “Il Governo dovrà scegliere tra contenere i contagi e l’economia”

EMERGENZA CORONAVIRUS FASE 2 / I primi segnali positivi nel contenimento dell'emergenza Coronavirus hanno spinto il Governo ad iniziare i ragionamenti sulla cosiddetta 'Fase 2', ovvero la graduale ripresa di alcune attività importanti soprattutto per mantenere in vita il tessuto economico messo a dura prova dal lockdown. Uno studio indipendente condotto dalla fondazione GIMBE, però, non è così ottimista sui tempi di questa 'Fase 2'. O meglio, specifica che “se nelle prossime settimane sarà confermato il rallentamento dei nuovi casi, con una certa dose di spavalderia la 'Fase 2' potrebbe essere avviata tra fine aprile e inizio maggio, accettando il rischio di una nuova impennata dei contagi. Se al contrario la linea vuole essere quella della gradualità e della prudenza, qualsiasi riapertura prima di fine maggio non si basa sulle dinamiche del contagio in Italia”. Tutte le news di calciomercato e non solo: CLICCA QUI

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Il presidente Nino Cartabellotta dunque osserva: “Guardando ai numeri è fondamentale conoscere quale indicatore guiderà la politica per l’attuazione della “Fase 2″: sarà, auspicabilmente, la riduzione dei contagi al di sotto di una soglia più bassa possibile? Oppure, ci si limiterà a contenere il verosimile aumento dei ricoveri e dei decessi, per il timore che la popolazione e l'economia non sono in grado di reggere un rigoroso prolungamento del lockdown?”.

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