Taglio stipendio, Tommasi: “l’AIC non può imporlo ai calciatori”

Il presidente dell’Assocalciatori: “Sulle rinunce decidono i singoli”

TAGLIO STIPENDI TOMMASI AIC / Damiano Tommasi, numero uno dell'AIC, è tornato a parlare in merito al possibile taglio dei contratti dei calciatori: “I primi interessati alla sostenibilità del sistema calcio sono gli stessi calciatori e tutte le persone che ci lavorano – ammette il presidente dell'Associazione Italiana Calciatori sul sito ufficiale – Siamo consapevoli che quello inerente i contratti sia un tema da affrontare, ma non adesso. Prima vanno quantificati i danni e questo procedimento è possibile solo quando sapremo se la stagione finirà o no. Il problema del taglio degli stipendi va posto a tempo debito. L'AIC non può imporre ai calciatori di accettati eventuali tagli”

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SCELGONO I SINGOLI – “Possiamo dare una linea, ma sulle rinunce decidono i singoli – prosegue Tommasi – Noi troviamo un'intesa sull'accordo collettivo e sul minimo federale di 30.000 euro lordi all'anno che è molto usato in Lega Pro. Non capisco che tipo di accordo ci propongono anche perché, ripeto, non siamo in grado di obbligare gli associati ad accettarlo. Siamo d'accordo con la Lega dì anticipare le ferie estive e di considerare questi giorni come vacanze per ridurre le ferie a luglio. Su questo nessun problema. Sugli stipendi vedremo…”.

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