PAGELLE E TABELLINO DI LAZIO-INTER: Milinkovic domina, Lautaro sparisce

Pagelle e tabellino della gara dell’Olimpico, valida per la 5a giornata di ritorno

LAZIO INTER VOTI PAGELLE TABELLINO / La Lazio vince il big match scudetto. I biancocelesti giocano una grande partita al cospetto dell'Inter di Antonio Conte, che va avanti a fine primo tempo ma si fa rimontare in pochi minuti, più o meno 20. Decisivo Milinkovic-Savic, che domina in lungo e largo: entra nel rigore del pareggio e si inventa il raddoppio con una magia di suola. Poi una serie di giocate deliziose. L'Inter ha poca anima, Lukaku è l'unico che prova a dare una scossa, sgomita come può ma Acerbi e Radu si francobollano a lui. Finisce 2-1: non è chiuso nulla per lo scudetto, ma i nerazzurri devono reagire.

LAZIO

Strakosha 6: non è molto impegnato nel primo tempo, respinge un tiro pericoloso di Lukaku ma poi non è preciso sulla conclusione di Candreva che porta alla ribattuta in gol di Young. Non era facile, ma poteva fare di più.

Luiz Felipe 6: inizia con un brivido, sbagliando un disimpegno potenzialmente sanguinoso e poi scivola in un'altra occasione. Poi sale, è bravo col pallone tra i piedi ma concede il solito cartellino giallo per un intervento in scivolata avventato. Poi diverse chiusure super, ma anche qualche svarione di troppo: deve migliorare.

Acerbi 7: si incolla a Lukaku, letteralmente. Non lo fa mai girare, è un duello rusticano di altissimo livello. Ma è una garanzia, è dappertutto, manovra la difesa con grande esperienza ed è puntuale e attento su tutte le chiusure. Nel finale fa un miracolo su un tiro in area salvando capre e cavoli.

Radu 6,5: soffre ogni tanto, ma è in partita e sbaglia poco. E' anche propositivo in fase offensiva, sta bene anche fisicamente e si vede in un paio di recuperi anche su Lukaku, in velocità come di fisico.

Marusic 5,5: Inzaghi rischia mettendolo dall'inizio al posto di Lazzari, provocando anche qualche malumore da parte dei tifosi della Lazio. E' un po' confusionario, spinge ma non sempre con precisione. In fase di ripiegamento è sempre in ritardo, l'Inter è pericolosa soprattutto nelle ripartenze. Poi cambia fascia all'ingresso di Lazzari e allora lì va decisamente meglio, perché la Lazio tutta ne guadagna.

Milinkovic 8: nel primo tempo è il migliore dei suoi, lo sarà anche al termine dei 97 minuti. La traversa che colpisce all'inizio di gara ancora trema, facendo un po' il paio con il palo della sfida Champions del 20 maggio 2018. E' sempre in area avversaria a provare la giocata di sponda, di tacco o di testa. Nel rigore per la Lazio è decisivo su Skriniar, poi si inventa la rete del 2-1 in maniera deliziosa. E da lì sale letteralmente in cattedra, arriva prima su ogni pallone e usa il corpo in maniera magistrale. Sombreri e tocchi di fino, l'Olimpico è ai suoi piedi. Dopo la Juve, punisce anche l'Inter.

Leiva 7: è dappertutto. Le seconde palle sulla trequarti sono quasi sempre le sue, poi è molto bravo e tempestivo nelle coperture preventive e non. Ha cominciato non al massimo la stagione, ma la crescita della sua condizione fisica è andata di pari passo con quella delle prestazioni. Imprescindibile. Dal 35' st Cataldi 6: cambio ormai canonico per Inzaghi. E' un titolare in più che entra con la testa giusta.

Luis Alberto 6,5: primo tempo un po' opaco, non incide quasi mai, né quando parte diversi metri indietro, né quando si trova in zona offensiva. Niente tocchi di fino, niente giocate decisive e anzi sbaglia quache passaggio e posizionamento senza palla non da lui. Poi cresce alla distanza, l'Inter lascia più spazi e lui si esalta. La pressione biancoceleste gli permette di entrare di più in partita.

Jony 4,5: incide, ma in negativo. L'assenza di Lulic si sente tantissimo: lo spagnolo non salta mai l'uomo e al contrario si lascia puntualmente saltare da Candreva. Sbaglia le intenzioni in parecchi cross, ma soprattutto sbaglia clamorosamente e platealmente il traversone che dà il via al contropiede del gol interista. Inzaghi preferisce far cambiare fascia a Marusic. Dal 18' st Lazzari 6,5: è un'altra musica con lui in campo, in entrambe le fasi. Dà un'altra sicurezza e dopo il suo ingresso sale il livello della Lazio, non è un caso. Cambia la partita.

Caicedo 6: partita complicata con una difesa molto ben schierata e ben attenta nel primo tempo. Gioca in velocità, ma pecca spesso in precisione. Partita di sacrificio, esce prima della metà del secondo tempo. Dal 18' st Correa 5,5: dà più frizzantezza, anche se è facilitato dalle squadre sicuramente più allungate. Non è ancora al top della forma e si vede, non è lucido in più di qualche occasione, sia per un controllo che per una scelta negli ultimi metri.

Immobile 7,5: si batte e si sbatte, come al solito. E' una spina nel fianco costante, conclude poco ma è decisivo. Si guadagna il rigore, ma soprattutto lo trasforma. Era uno dei più pesanti della sua carriera.

Inzaghi 6,5: la scelta iniziale di Marusic al posto di Lazzari contro Young fa un po' discutere ed effettivamente il primo tempo non gli dà per niente ragione. La sua Lazio, però, è bravissima a non farsi atterrare dal gol subito a fine primo tempo e reagisce alla grande. Anche se le tante ripartenze prese gridano vendetta. Poi è cattiva, furiosa in alcuni frangenti. Verrebbe da dire contiana. Il sogno continua.

INTER

Padelli 5,5: la sicurezza che dà rispetto al capitano Handanovic è diversa. Azzecca un paio di buonissime uscite, è sfortunato sul rigore fischiato alla Lazio perché gli rimane la gamba sotto al compagno. Sulla rete di Milinkovic vede partire il pallone all'ultimo, gli passa sotto la mano. Nel finale fa un miracolo su Immobile. Si discute sul fatto se abbia chiamato il pallone o meno in occasione del primo gol, ma non può avere tutte le colpe.

Skriniar 5: governa al meglio la difesa insieme a de Vrij, non ha un cliente facile come Milinkovic, che vince quasi tutti i duelli di testa. Non è abbastanza deciso in occasione del rigore, soffre molto il serbo e poi perde un po' le distanze. Entra pure nel secondo gol subito e il mister bacchetta la difesa nel postpartita. Prestazione sfortunata.

de Vrij 6: partita perfetta in un Olimpico che gli è tutto contro. Perfetta, fino al rigore per la Lazio, con la spinta dell'olandese a Immobile: gesto non netto, non plateale ma che sbilancia l'attaccante avversario. Poi si scioglie un po', anche se è forse il migliore della linea difensiva.

Godin 6: gioca una partita completa in entrambe le fasi. Davvero un compleanno e una prestazione coi fiocchi, ma poi soffre la pressione della Lazio che si fa sempre più alta. Esce ammonito e arrabbiato. Dal 42' st Sanchez sv

Candreva 6: il migliore in campo nel primo tempo. Salta Jony come un birillo, è costantemente pericoloso e mette una quantità industriale di buoni palloni. L'Olimpico lo conosce benissimo, decisivo anche nella rete di Young con il tiro potente che mette in difficoltà Strakosha. Nella ripresa sparisce e Conte lo sostituisce. Dal 31' st Moses 5: entra quando l'Inter sta perdendo già le misure. Può fare poco.

Barella 5,5: inizia in sordina, poi cresce molto bene. Taglia e cuce, non perde mai il pallone. Ma è un fuoco di paglia, perché appena si alza la pressione della Lazio va in difficoltà come tutto il centrocampo.

Brozovic 5,5: nel primo tempo è il migliore del centrocampo dell'Inter, ma poi è poco incisivo. Fa un miracolo su Marusic, ma non serve a nulla perché poi Milinkovic-Savic segna. Dal 31' st Eriksen 6: sarà l'argomento di discussione in casa Inter per i prossimi giorni. Entra e si rende subito pericoloso, tira e serve assist, fa valere subito la sua immensa qualità.

Vecino 4,5: non si fa mai vedere, soprattutto non si inserisce mai senza palla e anche sui calci piazzati non la prende mai.

Young 6,5: parte non benissimo, ma controlla Marusic e poi sfodera la sua corsa nelle ripartenze. E' micidiale, segna nel primo tempo e poi crea almeno altre due occasioni nitide, 'rischiando' anche un calcio di rigore per l'intervento di Luiz Felipe.

Lukaku 6,5: regge l'attacco dell'Inter praticamente da solo. Fa a sportellate con tutti, soprattutto con Acerbi. I nerazzurri si appoggiano puntualmente sui palloni a cercare la sponde del belga, che ha qualche occasione ma prende poco la porta. Lotta e sgomita, si arrabbia e incita, stasera è l'anima dell'Inter.

Lautaro Martinez 4,5: evanescente. Non tira mai, non si fa mai vedere ad eccezione di qualche buon dribbling al limite dell'area, ma solo fiammate.

Conte 5: la scelta di Vecino non lo premia, Eriksen avrebbe probabilmente portato ad avere più la palla contro una Lazio dotata di qualità e fisicità. Con lui in campo avrebbe avuto qualche alternativa in più e Lukaku sarebbe stato meno solo. Ma non trova grandi risposte dai suoi giocatori migliori ad eccezione dello stesso Lukaku. La sua Inter non reagisce a una Lazio che alza la pressione e l'intensità, la mette sul piano dell'agonismo. Sarà una settimana complicata e le critiche saranno soprattutto in salsa danese.

Rocchi 6: distribuisce bene i cartellini e i falli, è attento e in partita. Assegna subito il rigore su Immobile, poi c'è un colloquio a distanza con il Var: la spinta di de Vrij non è eccessiva, ma comunque non da richiamare l'on field review per un chiaro errore. Su Young nella ripresa vede il tocco sul pallone di Luiz Felipe, anche se poi l'inglese cade sul brasiliano, che lascia lì la gamba, e qualche dubbio resta.

TABELLINO LAZIO-INTER 2-1 (PRIMO TEMPO 0-1)

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Marusic, Milinkovic, Leiva (35' st Cataldi), Luis Alberto, Jony (18' st Lazzari); Caicedo (18' st Correa), Immobile. A disp.: Proto, Guerrieri, Patric, Bastos, Vavro, D. Anderson, Minala, Parolo, Lukaku, A. Anderson, Adekanye. All.: Inzaghi.

INTER (3-5-2): Padelli; Skriniar, de Vrij, Godin (42' st Sanchez); Candreva (31' st Moses), Barella, Brozovic (31'st Eriksen), Vecino, Young; Lukaku, Lautaro Martinez. A disp.: Handanovic, Berni, Stankovic, Bastoni, Ranocchia, D'Ambrosio, Biraghi, Moses, Borja Valero, Eriksen, Sanchez. All.: Antonio Conte.

Marcatori: 44' Young (I), 50' rig. Immobile (L), 69' Milinkovic-Savic
Ammoniti: 4' st de Vrij (I), 6' st Leiva (L), 13' st Luiz Felipe (L), 34' Godin (L), 48' st Milinkovic (L)

ARBITRO: Rocchi (sez. di Firenze)
ASSISTENTI: Alassio e Costanzo
IV UOMO: Pasqua
VAR: Mazzoleni
AVAR: Vivenzi

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