Milan-Juventus, Pioli: “Si era detto che quello non è rigore! E c’era un fallo su Ibra…”

Il tecnico rossonero commenta il pareggio contro i bianconeri maturato nel recupero

MILAN JUVENTUS PIOLI / Ennesima beffa per il Milan. Dopo la rimonta clamorosa subita nel secondo tempo del derby dopo essere andati in vantaggio di due gol, i rossoneri si fanno raggiungere nei secondi finali dal rigore di Ronaldo. Un 1-1, quello nell'andata della semifinale di Coppa Italia, che lascia l'amaro in bocca soprattutto per un'altra ottima prestazione che meritava maggior fortuna. Nel postpartita arriva il commento di Stefano Pioli: “Avevo chiesto ai giocatori di uscire senza rimpianti, dando il massimo ed essendo stremati. I tifosi devono essere orgogliosi, volevamo e meritavamo un risultato diverso. E' l'andata, cercheremo di fare meglio al ritorno”.

IL RIGORE – “Mi sono arrabbiato soprattutto per un fallo che c'era su Ibrahimovic che non doveva far partire neanche l'azione. Ricordo quel rigore di Cagliari-Brescia e dissero che era stato un errore fischiarlo, la situazione era sempre la stessa. Quell'episodio me lo ricordo bene, Rizzoli disse che non era rigore perché il giocatore, in quel caso Cerri, saltando non poteva tagliarsi le braccia e non vedeva la palla. Saltare vuol dire usare le braccia, poi è stato colpito prima che ricadesse. Non ce l'ho nemmeno io la verità in tasca, ma sono un po' confuso perché non capisco allora quali sono i falli di mano da fischiare e quali no. Un giocatore non può scomparire. E non mi sembra neanche che il tiro di Ronaldo fosse in porta. Io faccio l'allenatore, pensiamo alla prossima partita.

REBIC – “Lui ci ha messo molto del suo, è tornato con determinazione ed entusiasmo, anche il fatto di aver cambiato le posizioni lo ha avvantaggiato ed è in una condizione psicofisica eccezionale. Mi auguro che resti così. Se mi sento penalizzato dalla direzione di gara? Mi sento orgoglioso della squadra, un po' meno di altre cose.

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