Roma-Bologna, Fonseca: “Ecco le condizioni di Pastore e Mkhitaryan. Kolarov e Dzeko…”

La conferenza dell’allenatore giallorosso alla vigilia dell’anticipo di Serie A

ROMA BOLOGNA CONFERENZA FONSECA / È già vigilia di campionato in casa Roma. Domani sera, alle ore 20.45, i giallorossi ospiteranno il Bologna di Mihajlovic con l'obiettivo di cancellare la disfatta di Reggio Emilia contro il Sassuolo. In palio punti pesanti nella corsa alla prossima Champions League. Ecco le parole di Paulo Fonseca in conferenza stampa raccolte da Calciomercato.it.

SASSUOLO – “Analizzo sempre le partite ed è stato facile capire dove abbiamo sbagliato. Non è solo un problema mentale. Io ho sbagliato dal punto di vista tattico, i giocatori dal punto di vista tecnico. Il problema è come approcciamo le partite: quando si sbaglia la squadra perde equilibrio, che invece è molto importante”.

PASTORE E MKHITARYAN – “Si sono allenati, l'armeno sta un po' meglio di Pastore ma sono entrambi convocati”.

KOLAROV – “Se può aiutarci in questo momento? Vediamo domani (ride, ndr). Non voglio parlare di chi giocherà domani. Kolarov è un leader dello spogliatoio e sicuramente può essere un'opzione”.

GESTIONE SPOGLIATOIO – “Sono sempre io a parlare con i giocatori. In questo momento dobbiamo saper essere equilibrati. Siamo molto uniti, dai dirigenti ai giocatori”.

PASTORE TITOLARE – “È molto difficile. Abbiamo Mkhitaryan, poi sia Kluivert che Perotti che possono giocare in quella posizione. Pastore non è nella migliore condizione per partire titolare”.

ARBITRAGGIO SASSUOLO – “Di certo non abbiamo perso per errori dell'arbitro, ma perché non abbiamo giocato bene. Ribadisco che non mi piace parlare di arbitri, anche se non so come mai non ci sia la stessa linea per tutte le squadre. Questo mi rende insoddisfatto”.

PEREZ E VILLAR – “Sono due giovani di grande qualità, ma naturalmente hanno bisogno di adattarsi al calcio italiano. Pesa l'assenza di Diawara? È vero che è un giocatore che tatticamente svolge bene i suoi compiti, ma Cristante può fare lo stesso”.

DZEKO – “Penso che in questi mesi è stato facile capire che io non mento. Quando non voglio parlare di qualche cosa non lo faccio. La verità è che Dzeko mi ha detto di non parlare con l'arbitro, perché non poteva cambiare nulla. È stato un consiglio da parte di un giocatore”.

KALINIC – “Lui alle spalle di Dzeko? Ci ho pensato ma non è facile cambiare i comportamenti che abbiamo nella squadra. Può succedere durante la partita, ma dall'inizio è difficile in questo momento”.

PAROLE DZEKO AI GIOVANI – “Siamo tutti responsabili per ciò che è successo, io più di tutti per il mio ruolo, quindi non solo i più giovani. Non mi sembra che sia stata una critica verso i compagni, ma un consiglio. Dzeko è il leader dello spogliatoio e non ho avvertito un tono critico nel suo discorso. Magari la forma è stata un po' dura vista la sconfitta”.

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