Brescia-Milan, Pioli: “Non siamo qui a pettinare le bambole. Ibra intelligente, vi spiego perché”

Il tecnico rossonero alla ricerca della terza vittoria consecutiva dopo quelle con Cagliari e Udinese

MILAN BRESCIA PIOLI CONFERENZA / Dopo la vittoria batticuore con l'Udinese, il Milan cerca la terza vittoria consecutiva che avrebbe il sapore di una piccola impresa. Il ritorno di Zlatan Ibrahimovic sembra aver rigenerato i rossoneri, che si preparano ad aprire la seconda giornata di ritorno nel match di domani sera contro il Brescia. Il tecnico del Milan Stefano Pioli presenta la sfida in conferenza stampa alle 12, Calciomercato.it la seguirà per voi con i passaggi salienti.

“Dobbiamo continuare con questa interpretazione nelle gare esterne, ma non abbiamo fatto ancora niente. C’è tanta strada da fare, dobbiamo restare concentrati sulla prossima gara”.

BALOTELLI OUT – “Il Brescia perde qualità e giocate individuali, ma acquista corsa, compattezza e dinamismo, con voglia di essere aggressivi. Ci aspettiamo un avversario determinato, ma anche noi dobbiamo essere determinati e abbiamo obiettivi da raggiungere”.

BIVIO? – “Me lo avete detto in quasi tutti i prepartita, ma è giusto così. La prossima partita è sempre la più importante e decisiva, solo così possiamo svoltare. Non è il momento di pensare a dove saremo il 24 maggio, ma dobbiamo tenere la testa sul manubrio, lavorare, crescere, rafforzare le cose buone. E crescere dove siamo stati in difficoltà, abbiamo spesso concesso qualcosa di troppo e siamo stati poco compatti”.

LE PAROLE DI CASTILLEJO – “Deve essere uno stimolo per noi, è vero che abbiamo mangiato momenti difficili e dobbiamo ricordarcelo. Dobbiamo dimostrare che abbiamo lavorato anche nei momenti difficili e che ci sono serviti per crescere. Quello che ha detto è giusto e deve far parte delle nostre motivazioni”.

TONALI – “È un giocatore con grandi potenzialità e prospettive, va tenuto in grande considerazione per domani”.

LA CLASSIFICA È ANCORA APPESA? – “Certo, ma lo sarà fino al 24 maggio. Non lavoriamo per pettinare le bambole, ma per ottenere punti e vittorie. L'obiettivo è portare il Milan dove è sempre stato”.

EFFETTO IBRA – “È un valore aggiunto, per la presenza e le posizioni che occupa in campo, gli atteggiamenti, la professionalità che mette in campo. Ha fatto bene alla squadra e i compagni sono stati bravi a ritagliarsi i loro spazi. Non sono sorpreso, parliamo di un campione, è tra i migliori al mondo per questo decennio e anche di più. Mi aspettavo tanto, ho trovato una persona molto disponibile. E' stato molto intelligente perché non dico che è entrato in punta di piedi, ma è entrato con curiosità. Ha studiato prima e ora è consapevole di quello che deve fare”.

LAVORATE PER SCACCIARE LA PAURA – “L'importante è che le vittorie siano arrivate con buone prestazioni. Stiamo facendo tante cose positive e altre le dobbiamo migliorare se vogliamo crescere. E' chiaro che abbiamo bisogno di risultati per avere ancora più fiducia e avere la testa serena e positiva. Solo così possiamo sperare di fare un grande girone di ritorno”.

REBIC – “Se la può giocare per la maglia da titolare. Ora ho tante possibilità, ci saranno dei rientri, lui ha dimostrato di stare bene come stanno bene anche Leao e Ibra. Domani farò le mie scelte”.

PAQUETA – “Al mercato mancano ancora 8-9 giorni. Siamo stati bravi a restare concentrati, tutti quelli che sono qui sono molto disponibili e partecipi e anche Lucas lo è. Lui come tutti pensa di meritare di giocare ed è giusto così, così come non sono completamente soddisfatti se non giocano. Tutti stanno dimostrando che se lavori bene e sei concentrato, quando vieni chiamato in causa taccoglie le giuste soddisfazioni. Così dobbiamo lavorare e continuare. Secondo me Paqueta deve avere la convinzione di essere un giocatore completo, ma per la qualità che ha deve diventare più determinante, soprattutto nella fase conclusiva. O fai gol o lo fai fare, deve incidere di più. Ha fatto bene per impegno, ma è mancato nella giocata vincente”.

COSA È SUCCESSO A REBIC DOPO LA SPAL? – “Dipende tutto dall'atteggiamento dei giocatori. Se lavori con convinzione, anche subendo psicologicamente le scelte dell'allenatore, ma lavori con professionalità e determinazione per farti trovare pronto e dimostrare di essere un giocatore importante… Io scelgo la squadra che mi dà più garanzie per vincere. Io ho fatto altre scelte e ho favorito dei giocatori, come è normale fare nel mio ruolo. Ma loro non possono subire contraccolpi psicologici troppo forti per le esclusioni. I primi 11 sono importanti, come quelli che entrano e i risultati sono migliorati anche per questo atteggiamento positivo. Spesso si perdono anche le partite per i cambi che non funzionano. Questo atteggiamento va mantenuto e le risposte di questi giocatori vanno in questa direzione. Chi lavorerà così sarà chiamato in causa, altrimenti farò altre scelte. Non c'è un solo giocatore, però, che vince le partite. E' la squadra che deve fare un grande girone di ritorno”.

SUSO – “Si sta allenando benissimo ed è disponibile per giocare”.

SUL MERCATO E RODRIGUEZ – “Non sono io a dare aggiornamenti sul mercato. Lui ha avuto un problema fisico, oggi dovrebbe essere convocato. Mancano 8-9 giorni e non so cosa può succedere, noi non dobbiamo perdere attenzione ed energie su cose che neanche io posso controllare”.

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