Doping, Russia bandita: “Sminuito sport pulito”

Conferenza stampa dell’agenzia antidoping Wada

DOPING RUSSIA WADA / Tutto confermato: la Russia non potrà partecipare per quattro anni alle competizioni internazionali sportive, comprese le Olimpiadi ma esclusi i mondiali di calcio e i tornei di tennis. Il comitato esecutivo della WADA ha accolto all'unanimità la raccomandazione fatte dal Comitato indipendente di revisione della conformità (CRC) di dichiarare non conferme al codice antidoping la RUSADA, l'agenzia russa antidoping per quattro anni. 

Il presidente della Wada, Craig Reedie, ha spiegato le motivazioni alla base di questa scelta: “La forte decisione dell'ExCo mostra la determinazione della WADA ad agire risolutamente di fronte alla crisi del doping russo, grazie alla solida capacità investigativa dell'Agenzia, alla visione della CRC e alla capacità recentemente acquisita della WADA di raccomandare delle sanzioni tramite lo standard di conformità entrato in vigore nell'aprile 2018”. 

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Reedie ha poi proseguito: “Per troppo tempo, il doping russo ha sminuito lo sport pulito. La palese violazione da parte delle autorità russe delle condizioni di ripristino di RUSADA, approvata dall'ExCo nel settembre 2018, ha richiesto una risposta forte. Questo è esattamente ciò che è stato fatto oggi. Alla Russia è stata offerta ogni opportunità per mettersi in regola e ricongiungersi alla comunità antidoping mondiale per il bene dei suoi atleti e l'integrità dello sport, ma ha scelto invece di continuare nella sua posizione di inganno e negazione. Di conseguenza, il WADA ExCo ha risposto nei termini più forti possibili, proteggendo nel contempo i diritti degli atleti russi che possono dimostrare di non essere coinvolti e di non aver beneficiato di tali atti fraudolenti”. 

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