Futuro Allegri, Premier ancora possibile. In Serie A doppia ‘suggestione’

Sfumata la pista Tottenham: alla fine Levy ha scelto Mourinho per il dopo Pochettino. Occhio a Real e PSG

CALCIOMERCATO ALLEGRI PREMIER MILAN NAPOLI / Massimiliano Allegri è ancora senza panchina. L'esonero di Pochettino sembrava potesse spalancargli le porte del Tottenham, ma il patron degli 'Spurs' Levy ha optato alla fine per l'altro disoccupato di lusso José Mourinho. Una scelta che ci sta tutta visto che il portoghese rimane uno dei migliori allenatori al mondo e ha senz'altro un palmares più ricco oltre che – aspetto da non sottovalutare affatto, anzi probabilmente decisivo ai fini della scelta – già notevole esperienza in Premier League che invece manca totalmente al tecnico toscano.

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Ma il sei volte Campione d'Italia, cinque consecutive alla guida della Juventus che lo ha esonerato a fine stagione scorsa e una con il Milan nell'ormai preistorico 2011, ha ancora una possibilità di traslocare nel massimo campionato inglese. Questa possibilità si chiama Manchester United, che non sta vivendo una stagione felice – curiosità: l'unico tecnico a vincere dopo l'era Ferguson è stato proprio Mourinho. Questo per dire che in fondo il portoghese tanto bollito non è… – e che a giugno se non prima potrebbe dare il benservito a Ole Gunnar Solkjaer. Per la panchina dei 'Red Devils' l'avversario numero uno potrebbe essere proprio il fresco silurato Pochettino. E' nota, infatti, la stima della proprietà americana nei versi dell'allenatore argentino, che un giorno non troppo lontano potrebbe pure decidere di approdare in Italia.

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Ad Allegri, 52 anni compiuti ad agosto scorso, possiamo dare anche delle chance in chiave Real Madrid. In caso di zero titoli, a fine stagione Zidane potrebbe ricevere il benservito da Florentino Perez, sul quale hanno molto ascendente gli allenatori italiani, compreso il livornese non a caso in lizza per la panchina dei 'Blanços' pure recentemente. Siccome non ci vogliamo far mancare nulla e vista la presenza di Leonardo in qualità di factotum della parte sportiva, una percentuale bisogna lasciarla al Paris Saint-Germain. Stavolta Tuchel potrebbe pagare un'eventuale non conquista della Champions. Non ne diamo invece al Bayern: al momento il club bavarese sembra indirizzato verso altri nomi, ten Hag su tutti ma occhio allo stesso Tuchel. E la Serie A? Ad oggi ci sono due sole 'suggestioni' rappresentate dall'ex Milan e dal Napoli. Per un suo ritorno in rossonero la 'condizione' è in sostanza il cambio di proprietà, poiché è impensabile che il classe '67 possa accettare di prendere le redini di un fantomatico progetto giovani che è più che altro un tirare a campare aspettando l'arabo, il cinese o qualsivoglia riccone che oltre a speculare possa essere in grado pure di rifare grande la società. Napoli più o meno lo stesso discorso: con la gestione De Laurentiis, che non ha mai nascosto di ammirarlo, è praticamente impossibile competere davvero – l'ultima stagione di Sarri fu una eccezione che conferma la regola – per vincere, cosa che Allegri vorrà ancora fare.

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