Vincenzo Montella, l’areoplanino atterrato sulla panchina viola: conosciamo meglio l’allenatore della Fiorentina

Età, biografia, carriera, polemiche, social dell’allenatore Vincenzo Montella

VINCENZO MONTELLA/ Passare da bomber ad allenatore affermato è un processo che provano in molti giocatori che appendono gli scarpini al chiodo, ma non tutti riescono poi a svolgere questo lavoro in panchina nella maniera migliore. Certamente un grande predatore d'area è stato Vincenzo Montella, soprannominato l'areoplanino per via della sua esultanza. Dopo aver segnato più di 200 reti la sua carriera ha preso la strada del tecnico, riuscendo ad arrivare ad allenare anche top club. Adesso l'areoplanino è sulla panchina della Fiorentina sette anni dopo la prima esperienza in viola. Montella nasce nel 1974 a Pomigliano d'Arco, cresce nell'entroterra napoletano con il papà operaio e la mamma casalinga. Inzia a giocare a calcio nel San Nicola di Castello di Cisterna ed a 13 anni viene selezionato dall’Empoli. Qui inizia la sua carriera da professionista nel mondo del calcio, inoltre prima gioca e poi viene allenato da Luciano Spalletti. Nel calciomercato del  1995 passa al Genoa in Serie B, segna 21 gol e per la prima volta esulta facendo l’areoplanino. L’anno successivo indossa l’altra casacca di Genova passando alla Sampdoria per 8,5 miliardi di lire. In tre anni in blucerchiato segna 54 gol in 83 presenze. Nel 1999 passa alla Roma per 40 miliardi di lire, dove in attacco gioca con Totti, Batistuta e Cassano. Vince lo scudetto del 2001 in giallorosso, ma spesso viene rilegato in panchina per favorire Batistuta. Nella capitale ci rimane per otto anni, il periodo più lungo della sua carriera. Con Spalletti in panchina nel 2007 trova poco spazio e viene ceduto in prestito prima al Fulham e poi alla Sampdoria. In entrambe le esperienze non riesce a rendersi protagonista, quando fa ritorno a Roma nel 2008-2009 decide che quella sarà la sua ultima stagione, unica senza reti. In nazionale è stabilmente nella lista dei convocati dal 1999 al 2002, la sua ultima presenza è datata 9 febbraio 2005 nell’amichevole contro la Russia. In azzurro colleziona 20 presenze e 3 gol. Appesi gli scarpini al chiodo decide di intraprendere la carriera da allenatore

Vincenzo Montella, dalle giovanili della Roma all’Europa con il Milan

Nell’estate del 2009 inizia la carriera di Montella come mister sulla panchina delle giovanili della Roma per poi passare in prima squadra nel 2011 in seguito alle dimissioni di Ranieri. In soli quattro mesi in giallorosso chiude la stagione al sesto posto, e la società decide di sostituirlo con Luis Enrique. Viene subito ingaggiato dal Catania, dove vince il premio allenatore del mese a marzo e raggiunge la salvezza. Con il club catanese riesce a stabilire il record di punti per la squadra siciliana chiudendo all’undicesimo posto. Nel 2012 viene ingaggiato dai Della Valle per allenare la Fiorentina, con cui trascorre tre anni molto positivi. Raggiunge il quarto posto per tutti e tre gli anni, una finale di Coppa Italia persa con il Napoli e la semifinale di Europa League nel 2015. In seguito ad alcune dichiarazioni Montella viene esonerato dalla società viola. Il 15 novembre 2015 subentra a Zenga sulla panchina della Sampdoria, riesce a raggiungere la salvezza ma in maniera consensuale lascia la panchina. Il grande salto di qualità lo fa nel 2016 quando si siede sulla panchina del Milan, dove vince la supercoppa italiana e si piazza al sesto posto, riportando in Europa i rossoneri dopo tre anni. A novembre 2017 viene esonerato dal Milan e dopo tre giorni approda sulla panchina del Siviglia. L’esperienza in Spagna dura solo sei mesi perché ad aprile 2018 viene esonerato. Lo scorso anno torna a Firenze, riesce a risollevare la situazione della viola ed a raggiungere la salvezza. Al momento si trova all’ottavo posto in campionato e può contare in rosa grandi talenti come Ribery, Boateng e Chiesa. Oltre a questi campioni si sta pensando ad altri innesti, per Gennaio come Bojanic dell’Hammarby. Un ottimo bomber ed un buon allenatore che ora punta a far tornare grande la viola.

Marco Deiana

Impostazioni privacy