Juventus, Bernardeschi il polivalente: conosciamo il fantasista

Biografia, carriera, curriculum e stile di gioco del giocatore bianconero

JUVENTUS BERNARDESCHI / E' uno dei giocatori su cui punta di più l'Italia calcistica, per un grande Europeo, ma anche la Juventus di Sarri, che stravede per le sue caratteristiche tecniche. Non sempre ha avuto fin qui la continuità dovuta, ma le doti di Federico Bernardeschi sono innegabili. Il talento toscano ha il potenziale per diventare un punto fermo sia della Nazionale che dei bianconeri. Anche se in ottica calciomercato, il suo nome potrebbe tornare caldo in vista della sessione di gennaio: Bernardeschi può lasciare la Juventus, se non ritroverà i picchi di rendimento ammirati in passato. Conosciamolo meglio nella nostra scheda, analizzandone biografia, carriera e stile di gioco.

Federico Bernardeschi, il giocatore universale: carriera e stile di gioco

Federico Bernardeschi nasce a Carrara il 16 febbraio 1994. Muove i primi passi a sei anni nell'Atletico Carrara, passa quindi al Ponzano per due stagioni, iniziando, a partire dal 2003, la lunga trafila nelle giovanili della Fiorentina. Nel 2013, il club viola lo manda in prestito, per un anno, al Crotone, in Serie B, dove dimostra subito doti notevoli, segnando 12 gol in campionato in 39 presenze e contribuendo a portare i calabresi ai playoff. La Fiorentina lo controriscatta l'estate successiva, sotto la gestione di Montella fa il suo esordio in Serie A e nelle coppe europee. Concluderà la stagione, condizionata da un grave infortunio al malleolo che lo terrà fuori per quasi sei mesi, con una rete in campionato all'ultima giornata contro il Chievo e due reti in Europa League, su un totale di 10 presenze. Nella stagione 2015-2016, Paulo Sousa dimostra subito di puntare su di lui, fin dal precampionato, dove inizia a far intravedere il suo vero potenziale. Chiuderà l'annata con 6 gol in 41 presenze e con l'esordio in Nazionale nel marzo 2016 contro la Spagna, preludio alla vera e propria esplosione nel 2016/17, dove realizzerà il suo record di marcature in campionato (ben 11), condite da 4 assist, più un gol in Coppa Italia e 2 in Europa League. Nell'estate del 2017, arriva la chiamata della Juventus, che lo acquista per ben 40 milioni di euro. La sua stagione d'esordio in bianconero lo vede in campo spesso da subentrato, ma il suo contributo allo scudetto è tangibile con 4 reti e 5 assist in 22 presenze (un altro infortunio lo tiene fuori per circa due mesi), in momenti chiave della stagione. L'annata seguente, si attende la consacrazione definitiva, con Allegri che intende utilizzarlo a tutto campo. Ma Bernardeschi tradisce le attese e su un totale di 39 presenze in tutte le competizioni realizza appena 3 reti (le due in campionato arrivano nelle prime cinque giornate, poi il buio) e 5 assist. Stagione non iniziata nel migliore dei modi nemmeno in questo caso, con una sola rete (in Champions League) in 12 presenze finora.

Sarri tuttavia crede molto in lui. Giocatore che può ricoprire vari ruoli in attacco, partendo preferibilmente come esterno destro, ma capace di disimpegnarsi anche sulla fascia opposta e in qualche caso come 'falso nove' (ruolo ricoperto in qualche occasione in Nazionale dall'avvento di Mancini), nonché come mezzala di centrocampo, ruolo in cui Allegri pensava potesse specializzarsi come lo spagnolo Isco. E' un mancino puro, molto abile anche sui calci piazzati, dotato anche di ottimo dribbling, grande corsa e fisicità. In Nazionale, fin qui, 23 presenze e 4 gol, due dei quali realizzati nelle recenti sfide con Grecia e Liechtenstein. Al massimo delle sue possibilità, potrebbe essere un'arma preziosa per la rincorsa europea della Juventus e per quella della Nazionale.

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