Torino, malumori nello spogliatoio: Cairo se la prende con i giocatori

I granata sono incappati nell’ennesimo calo di rendimento, Mazzarri ha deciso di cominciare dei colloqui individuali

TORINO CAIRO MAZZARRI / Per il Torino è tornato il solito problema. Lo score delle ultime partita ha riacceso il campanello d'allarme dei cali di rendimento, che però il presidente Urbano Cairo poco sente di imputare a Walter Mazzarri. E subito riecco anche le critiche e le polemiche di chi gioca poco, vedi il post di Parigini di qualche giorno fa. C'è chi si lamenta del tecnico per il suo essere meticoloso, anzi maniaco, e per il suo gioco molto attento allaf ase difensiva e ora poco spettacolare. Il patron del Torino se la prende più con i giocatori, ha rinnovato la fiducia a Mazzarri: il problema risiede nell'assenza di veri leader nello spogliatoio.

In campo tanti si spendono per fare una corsa in più e un sacrificio per il compagno, ma poi si spengono fuori dal campo e si ammorbidiscono. Una personalità ballerina, vecchio problema del Toro già ai tempi di Mihajlovic. Alcuni sono giovani e devono fare esperienza, ma altri sono meno giovani e non sono dei leader. I capricci e i malumori sono cresciuti nello spogliatoio, soprattutto da parte di qualche riserva conclamata ma anche da acuni titolari delusi dall'attualità e da certi fattori ricorrenti, magari anche a livello societario. Risposte inevase, gioco non bellissimo, possono aver prodotto un calo di motivazioni. E Mazzarri, vedendo anche che in tanti sono meno ferrei nell'alimentazione o sono 'sfuggenti' a fine allenamento e c'è poca voglia di stare insieme, ha deciso di fare qualche colloquio individuale in questi giorni.

 

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