Milan, la ‘bacchettata’ di Albertini: “Non si può pensare di vivere alla giornata”

L’ex rossonero analizza il momento del club: “Quarto posto obiettivo minimo”

MILAN ALBERTINI / Da Giampaolo alle parole di Gazidis e gli obiettivi per il prossimo futuro. Intervistato da 'Tuttosport', il grande ex rossonero Demetrio Albertini si avventura in un'analisi a 360° del mondo Milan non risparmiando critiche all'operato della società. A partire dalle parole di Ivan Gazidis sul rischio di finire in Serie D senza Elliott: “Mi è sembrata una forzatura che non ho capito bene. Probabilmente in un momento di difficoltà sportiva ha voluto spostare i riflettori su una considerazione economica. Giampaolo? Sette partite sono poche per pensare di imporre un certo metodo di lavoro. Forse però si sono trovati di fronte a una realtà diversa rispetto a quanto si aspettavano e hanno pensato di cambiare”.

Quindi un giudizio sul nuovo corso rossonero: “Se costruisci una squadra solo i giovani, la difficoltà è saper gestire i momenti di difficoltà e lì ti può aiutare solo chi in carriera certi momenti li ha già passati. Pioli può portare proprio questo, l’esperienza di saper gestire i momenti negativi. Piuttosto mi auguro che la squadra possa recepire in tempi veloci quello che può dare il nuovo allenatore perché il problema vero oggi sono i punti di distanza che il Milan ha dalle zone importanti di classifica. Il problema al Milan è che ogni anno si riparte da zero e non da quanto si è costruito l'anno prima. Però il Milan non può pensare a vivere alla giornata: deve avere sempre un obiettivo e deve essere sempre il massimo. Puntare alla zona Champions è il minimo che debba fare il Milan. Non riesco a pensare a un obiettivo diverso da un posto tra le prime quattro, a costo di dover gestire un momento di difficoltà perché non l’hai raggiunto”.

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