Milan, conferenza Pioli: “Champions? Dobbiamo provarci, non si riparte da zero”

Il nuovo allenatore rossonero pronto a iniziare la sua avventura con il Diavolo

CALCIOMERCATO MILAN CONFERENZA STAMPA PIOLI / Stefano Pioli è il nuovo allenatore del Milan. Il tecnico è stato annunciato poco fa dal club rossonero, con cui ha firmato un contratto fino al 2021. L'ex di Lazio, Inter e Fiorentina, tra le altre, sostituto dell'esonerato Marco Giampaolo, ha parlato in conferenza stampa a casa Milan, insieme ai dirigenti Gazidis, Boban, Maldini e Massara. Calciomercato.it ha seguito per voi le parole del nuovo mister del Diavolo e degli altri protagonisti del club rossonero.

GAZIDIS: “Ringrazio innanzitutto Giampaolo e il suo staff, un bravissimo allenatore che sono sicuro avrà una grande carriera. Decisione non presa a cuor leggero, capiamo la frustrazione dei nostri tifosi per le difficoltà dell'ultimo periodo ma sapremo riprenderci. Non possiamo ignorare le situazioni che abbiamo dovuto affrontare, stiamo lavorando per risollevare un club che abbiamo preso sul filo della bancarotta e che poteva finire addirittura in Serie D. E' una strada lunga e difficile che ci attende, di sicuro commetteremo altri errori ma siamo determinati, la nostra squadra deve tornare a essere grande come in passato. Investiremo in un nuovo stadio, da 1,2 miliardi di euro, per dare le basi al club per poter competere su base internazionale. Al momento quattro punti ci separano dal quarto posto e dalla Champions, c'è tempo per correggere la rotta. Abbiamo preso con noi un allenatore esperto che può migliorare le nostre prestazioni”.

BOBAN: “Il cambio di allenatore è una sconfitta per tutti. Pensavamo che quella di Giampaolo fosse una scelta giusta. Faccio un grande in bocca al lupo a Stefano Pioli, remeremo tutti insieme nella stessa direzione”.

PIOLI: “Mi preparo con grande entusiasmo a questa avventura. Sono in un grande club, sono convinto che la squadra abbia buone potenzialità. Si può fare un buon lavoro. Ho grande rispetto per i tifosi, hanno diritto di critica ma è uno stimolo ulteriore per lavorare al meglio. Comincerò a lavorare in tutte le direzioni, sulla mentalità e sui concetti tattici. Saranno dieci giorni molto importanti, prima della gara col Lecce farò del mio meglio per preparare la squadra”.

MALDINI: “Sono molto dispiaciuto per Giampaolo, è una scelta che però è stata ponderata e condivisa. Ci siamo resi conto che la cosa non funzionava, cambiare solo alla settima giornata può essere un azzardo ma ci fa capire che vogliamo essere protagonisti e non potevamo attendere sulla base dei risultati deludenti a inizio stagione”

PIOLI: “Giampaolo ha idee diverse dalle mie, dovrò essere bravo a far arrivare i miei concetti alla squadra. Ma sono sicuro che partiamo da un buon livello, non è tutto da cancellare. So di un gruppo professionale e con grandi valori morali e tecnici, Marco ha lavorato bene e questo è molto importante. Vorrei far giocare alla squadra un calcio che possano interpretare positivamente, chi c'è ha le qualità anche caratteriali per stare al Milan. Devo solo dargli tutta la forza possibile. Tre principi? Idee, intensità e spregiudicatezza. Social? Se trovate un profilo non è il mio. Ognuno è libero di dire la sua su di me, ma preferisco il confronto diretto. Mio tifo per l'Inter? Il passato è passato. Sono un uomo maturo e professionista, ho voglia di fare bene e questo è l'importante, non conta ciò che pensavo da bambino quando non avevo ancora le idee chiare”.

MALDINI: “Siamo tranquilli per le scelte che abbiamo fatto, che sono ponderate. Dev'essere chiaro che non puntavamo certo a vincere la Champions quest'anno. Ma per la nostra storia non possiamo aspettare nemmeno 10 anni per tornare competitivi. Ci mettiamo la faccia sui nostri errori e responsabilità, non è un problema. Siamo abituati da quando avevamo 16 anni, ora siamo pronti per un nuovo momento della nostra vita”.

BOBAN: “Anche noi siamo responsabili di quanto accaduto finora. Anche da giocatori io e Paolo abbiamo fatto partite buone e meno buone, non dobbiamo buttarci però giù ed essere pronti a rialzarci. Siamo all'inizio di un percorso e crediamo di poter fare bene per il Milan, se a un certo punto ci rendessimo conto di non fare il bene del club sarebbe diverso”.

PIOLI: “Lotteremo per raggiungere i migliori risultati possibili e i giocatori devono esserne convinti per primi. Ci sono le difficoltà come in ogni cosa, bisognerà tenere duro nei momenti difficili e lavorare con intensità e qualità per diventare squadra unita e coesa il prima possibile. Non sono né un normalizzatore né un potenziatore, mi sento un insegnante e cerco di migliorare i giocatori che ho a disposizione. Ripeto che è una squadra che ha caratteristiche importanti che devono esplodere, ci sono tutte le condizioni. Ambiente e strutture sono dalla nostra, dobbiamo riconquistare i nostri tifosi ma sappiamo che sono lì. Sono esigenti ma pronti a darci il loro sostegno, saremo alla loro altezza. Su cosa intervenire? Ho visto tutte le partite pur essendo stato contattato solo due giorni fa. Mi interessa capire i giocatori ed entrare nella loro testa. Sono esigente con me stesso e con i giocatori e non sopporto superficialità e poca ambizione. Dovremo dare tutti il massimo fin dall'inizio, abbiamo un campionato davanti. E' un subentro particolare, c'è spazio per fare bene sapendo che il tempo può essere sia nemico che alleato. Champions League? Dobbiamo provarci”.

BOBAN: “Spalletti? Non parlo di lui, il nostro allenatore è Pioli”

MASSARA: “Giampaolo ha messo tutto se stesso e noi con lui. Interrogarci su cosa esattamente non abbia funzionato forse adesso è superfluo, di certo c'erano i margini per fare meglio di come le cose stanno andando finora, le potenzialità ci sono e siamo convinti che con Pioli potremo esprimerle al meglio”.

PIOLI: “Abbiamo giocatori capaci tecnicamente e fisicamente per svoltare la partita in qualsiasi momento. Dovremo lottare contro squadre forti, quest'anno per i primi 4-5 posti la concorrenza è durissima ma dobbiamo avere coraggio e consapevolezza delle nostre forze e delle difficoltà da superare”.

BOBAN: “Sappiamo di non essere la squadra più forte d'Italia. Ma è una squadra molto più forte di quanto mostrato finora”.

PIOLI: “Cosa può cambiare la rotta? Da fuori non posso dirlo, so come questa squadra può giocare e provare a dare il meglio. Le qualità ci sono, è una squadra che può adattarsi bene al mio modo di fare calcio. Non si può comparare la mia esperienza all'Inter con questa, cambiano tante cose in ogni situazioni. Non mi guardo alle spalle, penso al futuro. Piatek è un grande bomber, ma è condizionato dal lavoro della squadra. Quanto più gli creeremo occasioni, più lui sarà in grado di segnare. Paquetà è una mezzala di qualità e quantità,  è un giocatore completo. Mi piace spostare le posizioni dei giocatori in partita, potrebbe stare molto tra le linee. Abbiamo tanti centrocampisti di qualità che possono inserirsi, al momento è un'impressione solo parziale ma ci sono le caratteristiche giuste per un certo gioco che ho in testa. Leao ha un potenziale di altissimo livello, ma non sono in grado di dire se sarà un punto fermo o no. Spero che tutti i giocatori possano sentirsi protagonisti. Suso ha grandi qualità, indiscutibili, dobbiamo metterlo in condizione di andare uno contro uno”.

MALDINI: “Ho difeso Giampaolo fin quando era giusto farlo. Abbiamo deciso di non difenderlo più perché sappiamo di poter invertire la rotta. Magari potevamo attendere ancora un po'? Sarebbe stato più facile, ma serviva una svolta”.

BOBAN: Garcia e Blanc? Abbiamo scelto un allenatore con grande conoscenza del calcio italiano, è stata la nostra idea dall'inizio. Noi siamo qui con l'obiettivo di vincere. E' normale che si deve crescere per gradi, ma l'idea finale dev'essere quella. Ci sono dei tempi magari lunghi ed è ovvio, dal punto di vista societario è chiaro che abbiamo delle limitazioni e da sportivi vorremmo invece poterci rilanciare subito”.

PIOLI: “Aspetto disciplinare? Bisogna lavorarci. Forse in questi giorni paradossalmente guarderò più il Lecce…Dovremo conoscerci a vicenda e capirci il prima possibile. Dobbiamo essere consapevoli di essere il Milan e di giocare con determinazione, senza ansia. Lo slogan? Testa bassa e vincere”.

BOBAN: “Sul mercato non faccio scelte, ma facciamo scelte, in sintonia. Qualche giocatore d'esperienza, e lo confermo, ci sarebbe molto utile, per dare subito il loro contributo. Ora siamo quelli che siamo, i giocatori e l'allenatore devono sapere di poter fare meglio”.

PIOLI: “Sono esigente ma curo molto i rapporti a livello individuale. Da tutte le mie esperienze ho imparato qualcosa, posso pretendere dai miei giocatori perché le potenzialità ci sono. Dobbiamo lavorare duro e stare sul pezzo dalla mattina alla sera, rinunciando agli egoismi individuali. Errori commessi in passato? Qualche volta forse ho mollato la presa, ora non ci ricasco più”.

GAZIDIS: “Siamo pronti per questa nuova avventura con grande ottimismo, siamo convinti che da ora si possa lavorare al meglio per la crescita del Milan”.

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