Cagliari-Juventus, Giulini UFFICIALE: “Razzismo da condannare, ma il rispetto…”

La nota del presidente dei sardi in merito al caso-Kean legato alla sfida di ieri

CAGLIARI JUVENTUS GIULINI UFFICIALE / “Anche solo un 'Buu' va condannato, sempre. Ma per sconfiggere il razzismo non basta una condanna”. Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, torna a parlare in merito all'episodio di ieri sera nel finale della sfida contro la Juventus, che ha visto protagonista Moise Kean. Il numero uno rossoblù aveva discusso ieri sera di quanto accaduto, scontrandosi con Daniele Adani. Ora ha deciso di inviare una nota ufficiale per spiegare la situazione.

“L’argomento merita una profondità che è complicato esprimere in uno studio televisivo in pochi minuti. Detto questo ci sono due aspetti da tenere in considerazione:
Anche un solo 'buu' va condannato, sempre. Ma per sconfiggere il razzismo ci vuole impegno, cultura e iniziative: una condanna non basta. Tutto quello che il Cagliari fa, dalla Scuola di Tifo alla Curva Futura per i bambini fino ad altre attività, è proprio volto a creare un contesto culturale diverso. Il razzismo si condanna ma soprattutto si sconfigge e per farlo occorre aggiungere fatti alle parole.
C’è un secondo aspetto, che non è minimamente legato al primo e che riguarda un ambito molto sensibile: il Rispetto. Noi insegniamo ai ragazzi del nostro settore giovanile che il calcio è gioia, divertimento. E che il fine di tutto, il gol, è un momento di condivisione meraviglioso. Lo facciamo tutti i giorni cercando di imparare da club come il Barcellona o il Manchester City, che da tempo lavorano con i giovani su questi aspetti. Tutti dobbiamo impegnarci a lavorare perché a partire dai più giovani si capisca che rispettare il prossimo, il suo stato d’animo, la sua frustrazione è un gesto lodevole. Sempre.
Non è un rapporto causa effetto: nulla può giustificare un solo 'buu'. Il razzismo è da condannare sempre in ogni sua anche infinitesimale forma. Ma gli anticorpi si creano anche insegnando, soprattutto alle nuove generazioni, che il calcio è gioia e che il rispetto per gli altri fa di noi delle persone migliori”.

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