Milan-Inter, Spalletti: “Obiettivo chiaro. Nainggolan fuori, a Moratti non rispondo”

Il tecnico nerazzurro ha incontrato i giornalisti alla vigilia del derby

MILAN INTER SPALLETTI CONFERENZA – Un derby che può valere una stagione. Reduce dall'eliminazione in Europa League, l'Inter affronta il Milan in una stracittadina decisiva in chiave Champions, con le due formazioni separate da un solo punto a vantaggio dei rossoneri. All'andata i nerazzurri si imposero 1-0, ma da allora è cambiato tutto. Dal caso Icardi al rischio esonero, Luciano Spalletti parla nella conferenza stampa della vigilia che Calciomercato.it vi propone in tempo reale dalle 15.

EUROPA LEAGUE – “Quando si fa una brutta prestazione, avere una partita facile dopo non è un bene. Avere un derby invece aiuta a rimotivarsi. Rispetto a giovedì possiamo recuperare qualcuno. C'è dispiacere e rammarico: potevamo fare di più soprattutto all'inizio perché avevamo fatto bene all'andata. Ma c'erano difficoltà oggettive in quella gara. L'avversario era forte ma si poteva passare il turno. Ora c'è da ristabilire compiti e ruoli per avere una struttura di squadra forte”.

MILAN – “Noi vorremmo arrivare prima di chiunque altro, non solo del Milan. Loro sono una società forte, stanno giocando un buon calcio. Il nostro obiettivo è entrare nei primi quattro in classifica. Se è possibile arrivare terzo e se è possibile secondo”.

NAINGGOLAN – “Non sarà in panchina. Non sarà convocato: nessuna sorpresa. La sorpresa sarebbe fare confusione sui dati di fatto”.

DERBY ANDATA DOMINATO – “Di partite ne sono state giocate tante e spesso la squadra ha dimostrato il suo valore e la sua identità. All'andata ci fu equilibrio, poi negli ultimi minuti siamo riusciti a portarla a casa facendo quello che non c'era riuscito prima. Il derby annulla qualsiasi pronostico e valutazione. Conta solo il risultato: io e Gattuso vogliamo vincerlo”.

VOLATA CHAMPIONS – “Può creare difficoltà a livello di testa perdere il derby perché ti lascia delle scorie. Ma si deve avere sempre fiducia: mancano tante partite e ci sono margini per non far diventare decisiva questa gara”.

GARE DECISIVE – “Il dentro o fuori è una caratteristica del torneo. Abbiamo giocato buone partite anche in Champions. L'anno scorso ci siamo qualificati quando tutti ci davano per spacciati e abbiamo vinto con la Lazio: non tutte le partite da dentro o fuori sono andate male”.

PIATEK – “Dobbiamo fare bene di squadra perché individualmente lui è fortissimo. Dobbiamo ragionare da reparto perché marchiamo a zona”.

CRISI DI RISULTATI – “Sono momenti che possono capitare nell'arco di un campionato e succede a tutti come si vede. Ci eravamo abituati bene: prima giocavamo meglio di come stiamo facendo ora. Le capacità individuali fanno la differenza: ad esempio Perisic e Borja Valero sono stati bravi ad esserci. Gli ho chiesto per favore di giocare, come a Keita anche se non erano al meglio”.

LAUTARO MARTINEZ – “Due attaccanti centrali fortissimi all'andata (Higuain e Icardi) e due fortissimi domani. Sono in condizione di poter far male. Piatek è in grado di fare la differenza e Lautaro idem. Lo scorrimento della partita dirà chi ha ragione”.

MORATTI – “Invito alla compattezza? Quando l'ho incontrato mi sono emozionato ogni volta e sarà sempre così. Quindi non commento nulla di quello che dice Moratti”.

SKRINIAR E MIRANDA – “A centrocampo ha fatto bene contro l'Eintracht. Miranda lo valutiamo domani ma è difficile anche con la mascherina perché dà fastidio giocarci. Si è appena operato e non ha dormito per tre notti. Il naso è ancora gonfio. Poi le valutazioni cambiano di giorno in giorno perché il giocatore vuole esserci”.

ERRORI – “Se tornassi indietro? Che modo di ragionare è? Non bisogna perdere tempo, ma averne a disposizione per fare di più. Non torno indietro, vado avanti. Le scelte vanno fatte al momento, poi devi andare avanti per la tua strada”.

BROZOVIC E KEITA – “Brozo si è allenato correttamente ieri: un po' di dubbio c'è, ma pensiamo di recuperarlo. Keita dipende dalle complicazioni muscolari. Ieri ha fatto defaticante e non ha sentito fastidi: è a disposizione, magari non per tutta la partita un'altra volta”.

CERTEZZE – “I punti che abbiamo, la classifica, il nostro nome, i nostri colori. Siamo dietro, ma il Milan è un punto davanti. Loro stanno facendo meglio e noi peggio, ma se siamo quasi insieme a loro abbiamo delle possibilità. Loro sono andati avanti in Coppa Italia e noi siamo usciti ai rigori. Non vedo una differenza importante: quello che ti danneggia è credere di non essere all'altezza e non è il nostro caso”.

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