Italia, il Mondiale mancato ancora brucia: la speranza di Chiellini

Il difensore della Juventus e della Nazionale ha parlato del flop azzurro

ITALIA GIORGIO CHIELLINI / Il difensore della Juventus e dell'Italia Giorgio Chiellini ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla Nazionale ai microfoni di 'Sky'.

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Queste le parole di Chiellini: “Il 17 novembre del 2004 ho fatto l'esordio e il 17 novembre del 2018, se tutto va bene, farò 100 partite. E' un grande traguardo, più di qualsiasi sogno. Ho delle doti naturali, ma c'è tanto lavoro dietro a questo traguardo. La maglia azzurra è speciale perché non ti identifichi in un solo club ma rappresenti la tua Nazione. La tensione che si prova con la nazionale non si raggiunge neanche nelle partite più importanti. La fascia da capitano è solo un simbolo, ci sono tanti capitani. Io non sarò mai uguale a Gigi (Buffon, n.d.r.) ma cerco di fare del mio meglio con le mie caratteristiche. Voglio vivere quest'esperienza con l'entusiasmo da debuttante. Finchè l'allenatore ti chiama, hai l'obbligo morale di rispondere. La mancata qualificazione al Mondiale ha distrutto tanto dentro di noi, è un vuoto che ci portiamo dentro, sia noi più vecchi che i giovani. La speranza è che serva per ripartire con un progetto a medio-lungo termine, per capire cosa possa servire al calcio italiano per tornare tra i grandi. Mi sarebbe piaciuto affrontare Cristiano Ronaldo con la Nazionale. Non è tutto nero come sembrava prima delle ultime due partite, servono serenità e fiducia che sono i due concetti su cui ha battuto il nostro allenatore”.

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