Italia, allarme Mancini: “Mai così pochi italiani. Perin in panchina è un problema”

Le parole del commissario tecnico all’inizio del raduno per il doppio impegno con Polonia e Portogallo

ITALIA CONFERENZA MANCINI / Ora si fa sul serio: dopo le amichevoli di maggio e giugno, l'Italia di Roberto Mancini è attesa dai primi due impegni ufficiali. Polonia e Portogallo bagneranno il cammino azzurro nell'esordiente Nations League la nuova competizione voluta dall'Uefa e che assegna anche quattro posti per Euro 2020. Oggi la Nazionale inizia a lavorare in vista della sfida di Bologna contro i polacchi: a Coverciano si sono radunati i 31 convocati di Mancini con cinque esordienti (Cragno, Lazzari, Biraghi, Pellegri e Zaniolo). Roberto Mancini ne parla nella conferenza stampa che apre il raduno azzurro: Calciomercato.it ha seguito per voi in diretta. 

ESPERIMENTI FINITI – “Adesso inizia la Nations League, è una competizione importante e il nostro obiettivo è giocarla bene e cercare di vincere il gruppo”. 

RIENTRO – “La stagione era finita meglio perché giocavano di più. Credo però che troveranno spazio perché sono giocatori di qualità e le squadre hanno bisogno di un gruppo di italiani in campo”. 

POCHI ITALIANI – “Non ci sono mai stati così pochi italiani, è il momento più basso in questo senso. Dobbiamo cercarli, trovarli ed è per questo abbiamo chiamato anche giovani: per vederli, capire cosa possono dare un fiducia. Nelle giovanili ci sono giocatori bravi, per noi è importante che giochino e in queste prime tre partite non hanno giocato molti”. 

Italia, Mancini in conferenza: “Ho chiamato Buffon e De Rossi”

ZANIOLO – “E' un under 19, l'Under 19 è arrivata in finale. Quando uno ha 19 anni deve giocare in Serie A: se lui ha qualità e le confermerà, come noi pensiamo, e avrà possibilità di giocare lo chiameremo. Non è l'unico: li chiameremo un po' alla volta. Chiamare qualche giocatore in più crediamo possa essere una cosa buona e utile”. 

PRESSIONE – “Noi siamo l'Italia: dobbiamo scendere in campo per giocare bene. Sono molto fiducioso perché sono giocatori bravi, anche se non ci sono giocatori che vincono le partite da soli. Se riusciamo a creare una squadra in fretta, possiamo far bene”. 

ITALIANI – “Credo che alcuni italiani che stanno in panchina siano più bravi degli stranieri che va in campo”. 

QUAGLIARELLA – “Va fatto l'applauso per il gol ma gioca benissimo da anni, è sempre stato un attaccante straordinario”. 

BENASSI – “Lo avevamo seguito già lo scorso anno, ha un margine enorme di crescita come molti altri ragazzi della sua età”. 

CENTROCAMPO – “Sull'aspetto tattico vedremo un po', cercheremo una soluzione che possa essere la migliore per la squadra. Qualche difficoltà a centrocampo l'abbiamo: Pellegrini, lo scorso anno tra i migliori, in questo momento è in panchina; Cristante ha giocato poco. Qualche problemino c'è, la speranza è che durante l'annata questi giocatori possano trovare spazio”. 

GIOVANI – “Se sono arrivati alla finale significa che sono bravi. Le nazionali giovanili hanno sempre fatto bene: noi li seguiamo e speriamo che giochino come succede all'estero. Lì non si fanno problemi a metterli dentro, anche se fanno qualche errore: serve un po' più di coraggio e farli giocare”.

BERNARDESCHI – “Non mi sembra abbia mai giocato finora nei tre di centrocampo ma considero anche questa soluzione, mi sembra la posizione più idonea alle sue caratteristiche. Potrebbe diventare più decisivo”. 

BALOTELLI – “E' rientrato da tre giornate di squalifica, vedremo le condizioni fisiche di tutti. Cambieremo visto le due partite ravvicinate. Dopo i primi allenamento capiremo chi è più in condizione. Spero che Mario stia bene come a giugno, certo ha giocato una partita sola e non è al cento per cento. Dimagrito? Sì, 8-9 grammi (ride). No, è dimagrito davvero”.

PERIN– “Sicuramente è indietro, è svantaggiato se non gioca”. 

SERIE A – “Non mi sembra cambiato niente, ma ci interessano gli italiani che giocano. Secondo me molti di questi ragazzi ci stanno alla grande in campo”. 

BELOTTI – “Mi aspetto che torni quello di un anno fa, prima degli infortuni che lo hanno condizionato”. 

VERRATTI – “Ha avuto tanti problemi fisici, ho parlato con lui mi ha detto che sta meglio, dopo la sosta dovrebbe tornare a disposzione dell'allenatore e per la prossima partita dovrebbe esserci”. 

ASPETTO CHE INCURIOSISCE – “Ho detto che sono molto fiducioso: ci sono giocatori con qualità tecniche e fisiche per fare una buona squadra. Mi incuriosisce vederli in partite da tre punti, gare in cui dobbiamo vincere e fare gioco”. 

QUATTRO PORTIERI – “Buffon l'ho sentito molto prima, ultimamente no. Avremo chiamato anche un altro portiere che è Meret, ma è infortunato. Abbiamo chiamato anche Cragno perché sta giocando, è un buon portiere. Il fatto che Perin non giochi è un problema e abbiamo chiamato Cragno per poterlo valutare bene. Gerarchie? No”. 

DE ROSSI – “Con De Rossi ho parlato e fa parte di quei giocatori importanti e con esperienza che possiamo chiamare al bisogno. E' a disposizione e gli fa piacere: ha l'esperienza giusta per essere chiamato in una partita importante o decisiva”. 

 

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