Lazio-Inter, grinta Spalletti: “Ci siamo fatti dei nemici. Nessuno vuole andar via da qui”

Le parole del tecnico nerazzurro in conferenza stampa

LAZIO INTER SPALLETTI / Dentro o fuori, tutto in una notte. Alla vigilia della gara che vale una stagione (e anche di più), il tecnico nerazzurro Luciano Spalletti fa il punto sulle ultime news Inter nella conferenza stampa di presentazione di Lazio-Inter, vero e proprio spareggio per l'ultimo posto disponibile in Champions League. Ecco le parole raccolte da Calciomercato.it.

Spalletti inizia da 'Inter TV': “La squadra ha subito una brutta delusione dopo il risultato della partita giocata in casa, però dopo l'evento di Crotone ha ripreso fiducia e si è allenata in maniera perfetta e corretta. Bisogna tentare di fare la partita nell'altra metà campo, come ci abbiamo provato sempre. Ci sono diversi momenti di costruzione dell'avversario in cui bisogna capire se si deve andare addosso o tornare a fare i guardiani. La squadra in questo caso qui si carica da sola perché siamo nel contesto dove avremmo voluto essere all'inizio del campionato e questi calciatori hanno fatto vedere soprattutto dopo la sconfitta col Sassuolo l'amore, la delusione, la rabbia per la sconfitta che li poteva far vedere fuori dal contesto dell'obiettivo. Ci credono molto. Tifosi a Roma? Dobbiamo ripartire dai 70mila che abbiamo lasciato qui. Loro sono gli unici sicuri ad essere riconfermati. Sono sempre stati al nostro fianco, qualche volta hanno criticato ma è giusto così. Il loro sostegno non è mai mancato ed il giudizio vero della stagione lo devono dare loro e penso sia fatto di molti di consensi. Diciamo che ci giochiamo quest'altra partita ma fino a questo momento qui è abbastanza positivo”. Ora via con la conferenza.

CONVINZIONE DA CHAMPIONS – “Nasce dal fatto che già dall'inizio dell'anno noi si mirava a trovarsi in questa situazione. Loro hanno il vantaggio dei due risultati, però noi abbiamo una partita davanti”.

L'INTER MERITA LA CHAMPIONS? – “Ho letto questo fatto della differenza dei meriti di chi ha fatto meglio e chi peggio. Chi lo dice chi merita di più? I pali presi? Il gioco espresso? Chi dice questo non ha visto le partite. Io trovo tantissime partite in cui l'Inter avrebbe meritato molto di più di quello che ha portato a casa. Non è che loro sono arrivati davanti e questa è una partita di playoff. Se vinci questa, hai meritato quanto loro. Loro sicuramente hanno fatto tanti gol. I tanto amati pali delle 15 partite di cui ci avete parlato tanto, ora che siamo primi per pali presi non se ne parla di più. L'Inter per quella che è la storia importante che ha avuto qualche avversario se l'è fatto nella sua storia. Io dico che questi ragazzi sono riusciti a reagire da un momento di difficoltà importante, hanno piegato con la loro forza di volontà quel momento lì e hanno rimesso in carreggiata il campionato. Ho sentito dire che dopo il Sassuolo abbiamo buttato via la possibilità di giocare la Champions. Poi gli altri non hanno vinto e ci hanno detto che siamo stati fortunati. Io dico che i miei calciatori se la sono meritata perché li ho visti come hanno lavorato e soprattutto ho visto il loro amore, il loro attaccamento negli spogliatoi dopo la sconfitta con il Sassuolo. Per cui si va a giocarsela senza avere un minimo di difficoltà”.

LAZIO-INTER – “Questa partita racconterà solo se giocheremo in Champions o no. Nel senso che il loro lavoro rimane lì. Poi chiaro che ci sarà una differenza notevole tra giocare la coppa più bella del mondo e l'Europa League. Intanto questa si è guadagnata, perché quest'anno non ci abbiamo giocato. Abbiamo lavorato nella maniera corretta, abbiamo la possibilità di fare bilanci in settimana. Domani sera dopo la partita ci sarà grande entusiasmo o grande delusione e verrà condizionato il giudizio da quello che sarà questo risultato, però il lavoro è stato fatto, è lì, i miei calciatori hanno fatto vedere professionalità, serietà, si sono comportati sempre molto bene, anche in campo. Perché l'abbiamo fatto vedere, che si sono comportati bene. Poi io per esempio in base a questo loro comportamento ho scelto domenica mattina dopo Sassuolo per dirgli quello che penso di loro, non ho bisogno di aspettare domani l'altro per fare come voi. Ho detto che mi sono trovato bene, che con loro ho imparato tante cose, hanno lavorato in maniera seria, secondo me la partita col Sassuolo poteva essere vinta. Però noi siamo nelle condizioni di fare quei passi in avanti che ci mancano”.

FUTURO – “Io mi trovo benissimo in questa posizione dentro l'Inter quello che è l'importanza di questo momento, quello che è la voglia di determinare questo momento di essere in questa posizione, tutte quelle cose che riguardano questo momento qui, in confronto a questo la lunghezza del contratto è una barzelletta. E' talmente bello tutto questo, che del contratto mio lei può fare quello che vuole, glielo metto a disposizione”.

CHE PARTITA SARÀ? – “L'importante sarebbe riuscire ad essere aggressivi ed in equilibrio sulle ripartenze, perché loro sono bravi soprattutto a fare questo, a cercare il dritto per dritto. Quando noi si prende un po' di campo quando gli altri te lo concedono è il momento più pericoloso su cui difendere. Immobile e Anderson sono fortissimi sulla velocità, sull'attacco agli spazi, per cui a questo noi dovremo fare molta attenzione”.

LAZIO – “Noi abbiamo fatto vedere, soprattutto nel finale di campionato, che ce la possiamo giocare con la Lazio. Loro sono una squadra forte e hanno fatto un grande campionato, però l'ha fatto pure il Napoli che invece ora viene sminuito. Per me hanno vinto il campionato e la coppa del manuale del calcio. Ci hanno detto che siamo fortunati perché non giocavamo le coppe: questo lo dice chi non conosce. Con l'Europa League si aveva l'occasione di mettere a disposizione Dalbert, così come Karamoh per averlo con minutaggio in più quando serve in campionato. Loro fortissimi, campionato e coppa grande stagione, ma a noi non ha regalato niente nessuno e siamo nel contesto che ci siamo meritati di essere”.

ZHANG – “Steven è in contatto con noi e ogni volta ci manifesta affetto e amore per questi calciatori e questi colori. Mi ha chiesto di viverla senza pressione perché abbiamo fatto un buon lavoro, abbiamo fatto un buon campionato. Anche lui ce l'ha voluto dire prima, come ho fatto io quando il risultato di Crotone doveva venire fuori. Secondo me da un punto di vista di rendersi conto di quello che è successo e abbiamo a disposizione, da un punto di vista psicologico siamo al massimo, non c'è niente che possa darci qualcosa di più”.

GRUPPO E PROGETTO – “C'è la consapevolezza che possiamo fare tante cose insieme e che abbiamo un'Inter che ha lavorato, lavora e vuole dare soddisfazioni e si vuol togliere soddisfazioni andando a vincere partite importanti che in parte è già stato fatto. Io non vedo nessuno, eccetto poi un momento o un calciatore che vive un qualcosa di particolare e magari esterna e dice e vive il contesto dell'allenamento in base al momento che sta attraversando, non c'è nessuno che vuole andare via dall'Inter, perché l'Inter è una società forte”.

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